letteratura e altri buchi

Il fucile da caccia

Cos’era a fare di lui un freddo guerriero, armato d’acciaio bianco e splendente per uccidere le creature? Il fucile da caccia racconta la storia di un uomo, Misugi Jōsuke, che, dopo aver letto una poesia ed essersi riconosciuto in essa, contatta l’autore e prova a mettersi a nudo e a raccontarsi attraverso quattro lettere, di cui una scritta da lui, le altre da tre donne coinvolte, talvolta loro malgrado, in un rapporto amoroso totalizzante ed effimero, diluito negli anni e…

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Lo Sgargabonzi: ridere di gusto e «col groppo in gola»
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L’atlante delle ostilità di Michele Vaccari

La parola amico deriva dal latino amicus, che ha la stessa radice di amare, e significa “colui che si ama”. Per contro, il nemico (in-amicus) è il non-amico, un qualcuno che non necessariamente desideriamo danneggiare ma verso il quale proviamo un’indifferenza ostile, malevola. Gregorio non sapeva più per cosa usare l’aggettivo insopportabile. Ogni cosa, in quei secondi, gli fu palese. Fine dell’infanzia. A questo si condannò, per salvarsi. Uno dei motivi d’interesse de Il tuo nemico è che l’autore Michele…

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letteratura e altri buchi

Cogan

Del romanzo mi piacevano i personaggi. Mentre lo adattavo mi sono reso conto che era una storia sulla crisi finanziaria, ambientata nel mondo del gioco d’azzardo e dei regolamenti di conti. I film sul crimine parlano di capitalismo, perché tutti i personaggi sono motivati dai soldi. (Andrew Dominik) In realtà Andrew Dominik non ha proprio ragione, soprattutto riguardo all’ultima frase della sua dichiarazione: i personaggi, in Cogan[i], non sono tanto motivati dai soldi, quanto dalla necessità di ristabilire un dato…

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letteratura e altri buchi

Storie strane di Villy Sørensen

Già quando i due gemelli fecero capolino dal ventre della madre con le teste, che allora erano molto piccole, nessuno sapeva chi fosse chi, e da allora fu sempre il loro destino quello di essere scambiati. È vero che i loro genitori nutrivano il desiderio di tenerli distinti, pregarono anche il prete di battezzarne uno Jesper e l’altro Bernhard, ma il prete temeva che nel momento solenne e agitato del battesimo avrebbe finito per chiamare Jesper Bernhard e Bernhard Jesper,…

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einzlkind – Harold e Billy

Uno dei grandi piaceri della lettura sta nel domandarsi non tanto cosa succederà ai protagonisti, quanto piuttosto cosa faranno, o come reagiranno alle situazioni che si trovano ad affrontare; e davanti a creature dal carisma robusto e ben strutturato, l’autore può anche permettersi di scomparire, lasciando trasparire dalla vicenda stessa una visione filosofica che, in casi particolarmente riusciti e armoniosi come questo, diventa esistenziale, se non addirittura poetica. I due romanzi di einzlkind[i], Harold e Billy, sono incentrati sullo sguardo dei…

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L’americano di Massimiliano Virgilio: storia di un’epifania

L’americano di Massimiliano Virgilio racconta un conflittuale legame lungo trent’anni tra due ragazzi diversissimi (Leo e Marcello: uno figlio di un camorrista, l’altro di un banchiere deciso a lasciarsi il passato alle spalle). Tutto ruota attorno a un’epifania mostrata nella sua cruda assolutezza già nelle prime pagine e solo più avanti contestualizzata all’interno delle vite dei protagonisti. Essa illumina la vicenda che l’ha preceduta e rappresenta uno di quei momenti di rivelazione di sé capaci di toccare nel profondo chi…

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Lavie Tidhar tra Storia e finzione

  L’unico elemento che mi lascia perplessa riguardo ai due romanzi di Lavie Tidhar al momento tradotti in italiano è il cambiamento dei titoli: Osama – A novel diventa Wanted, A Man Lies Dreaming diventa Wolf. Niente di trascendentale, tuttavia ho l’impressione che i titoli originali siano più poderosi ed evocativi, sia a livello iconico (Osama – A novel), sia a livello immaginifico (A Man Lies Dreaming). Il fatto è che la forza dei due romanzi di Tidhar sta nella…

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Lo spionaggio come metodo: Maugham e Mailer

La realtà è una pessima narratrice. Comincia una storia a caso, generalmente molto prima del vero inizio, fa qualche divagazione incoerente e poi la tronca, lasciando la trama sospesa a mezz’aria, senza conclusione. Lavora su una situazione interessante, poi l’abbandona per seguire un particolare che non ha nulla a che vedere con la vicenda; non ha il senso dei momenti culminanti e ne sciupa gli effetti drammatici in cose prive d’importanza. (Ashenden l’inglese, p. 5) Ne L’Outsider, Colin Wilson scrive…

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Non si uccidono così anche i cavalli?

Mattie fu automaticamente squalificata quando il medico si rifiutò di farle proseguire la gara. Le disse che se avesse continuato a ballare avrebbe finito per danneggiare qualche organo e non avrebbe mai potuto avere figli. Lei sollevò un gran casino, a sentire Gloria, insultando il medico in tutte le salse e rifiutandosi in ogni modo di ritirarsi. Ma alla fine si ritirò. Fu costretta. Aveva una spada di Damocle sulla testa. Sebbene la prima associazione che si fa durante la…

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Davis Grubb tra il Bene e il Male

Qualche volta trovava le sue vedove traverso le inserzioni che i cuori solitari mettono nelle riviste specializzate in teneri racconti amorosi. Sempre vedove. Piacenti, ridanciane, stupide vedove, dispostissime ad adagiarsi con lui su molli, polverosi divani, in salottini non ancora liberati dal guasto profumo dei fiori recati al funerale del marito. Grasse vedove calorose, dallo sciocco sorriso, e pronte al flirt, che strizzavan l’occhio e gli cercavan la mano con dita grasse, ancora appiccicose di cioccolato, mani morbide e inerti…

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