Apparato di sabotaggio: la versione Gomez

Ubi Id, futurum Gomez S. FREUD, De fato ECATEO IL MILESIO, “Gli squali del Nilo”, Geografia Io sono l’equivoco fatto...

Parodia, esasperazione e degradazione: Alberto Laiseca, lettore di Borges

Selezione degli estratti dall’originale e traduzione a cura di Federica Arnoldi e Alfredo Zucchi. * Una questione di gerundi...

Saer, Aira, Laiseca: tre momenti della letteratura argentina

Selezione dall’originale e traduzione a cura di Loris Tassi. * L’eredità di Saer È molto difficile imitare il respiro...

La finzione Laiseca

Traduzione a cura di Maria Cristina Cavassa. In Laiseca 2017, 121-131 (postfazione a È il tuo turno); per gentile...

L'assurdo universo di Alberto Laiseca

In Laiseca 2013. A Edizioni Arcoiris si devono: Laiseca 2016 e Laiseca 2017 b. * E per quindici giorni...
Lupus in Crapula
Apparato di sabotaggio: la versione Gomez
Internacional
Parodia, esasperazione e degradazione: Alberto Laiseca, lettore di Borges
Internacional
Saer, Aira, Laiseca: tre momenti della letteratura argentina
Internacional
La finzione Laiseca
letteratura e altri buchi
L'assurdo universo di Alberto Laiseca
Lupus in Crapula

Una spiegazione.

(senza titolo). Se c’è una cosa che odio fare, è dare spiegazione di ciò che scrivo in versi. Ora, voi pochi che passate, penserete che Alonso Quijano – o chi per lui – sia un vanesio. Pensatelo pure, tanto a me importa poco. Ciò che mi interessa è non creare equivoci, e questi si annidano soprattutto nelle menti più solerti a vedere solo ciò che tali menti vogliono vedere. Vengo al testo. Anzi alla similitudine, che è lo snodo semantico,…

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letteratura e altri buchi, Lupus in Crapula

Cave canem: la virtù dell’onda.

Una vasta provincia di orrori sottratti alla parola. Questa sarebbe bellezza? Ci vuole una nobile disperazione o barbarica rassegnazione anche per mandare tutto a puttane. E’ la mano quel che conta. Stringere il collo del poeta, farlo tacere (magna res subducta) fino a un certo punto. Su Moresco (Canti del caos). C’è una potenza, una forza che generata dalla disperazione – e per liberarsene – diventa qualcos’altro. A me piace chiamarla: la virtù dell’onda. La capacità di sbattere e non…

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Lupus in Crapula

(senza titolo)

[senza foto] Ex abrupto Non è, in fondo, quel che cerchi, poeta, riversare il tuo umore, ambiguo liquore tra seni travolti, in un corpo felice di averti? Taglia corto ogni discorso. Questa è la speranza: tacere la svista, l’errore. Perchè vuoi posserdere il dentro, mucoso buco eiaculato, pur di non parlare. Come uomo, appena incarcerato, guarda oltre le sbarre del suo ritiro il mondo, che fuori esulta libertà. Così, poeta, rifiutato il giudizio, le hai odiate e, allo stesso tempo,…

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Lupus in Crapula

Geraldine Prout – una canzone d’amore

Come avrà fatto il Filologo a scoprirci, ancora? Eravamo nascosti in una cantina. Eppure se ci ha trovati, ciò dimostra che le mura delle case sono sempre troppo sottili, passa ogni respiro. Le case non sono luoghi sicuri. Ecco, in questo modo ci ha trovati. E credete voi, amici di Crapula, che pur avendoci trovato si sia atto vedere in volto, nel suo vero volto, il Filologo? Macchè! Era tutto fasciato, una mummia. “Vengo dall’Egitto, quelli ancora oggi preferiscono spedizioni…

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Lupus in Crapula

Live from anywhere

“Allora, dove siamo finiti, Fahridi?” gli chiedo. “Dove siamo? Finiti? – Se proprio vogliamo essere, almeno siamo iniziati!” mi risponde, e non sta scherzandomi. “Che ora è?” Non mi trattengo, è più forte di me. “L’urgenza, Quijano, non c’interessa. L’urgenza non è un problema di musica.” Mi rincuora l’arabo, sbarbato, tutto ripulito fuori. “Quando? Inizia la commedia quando? – Te lo ricordi questo vecchio adagio?” Mi dice, ride  e quasi gli cade la chitarra di mano. Io rido, la chitarra…

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Ora cantiamo, poi sarà tardi
Lupus in Crapula

Terror aeterni

Oggi, appena un giorno dopo Agathe, anche Crapula compie gli anni: un anno su questa piattaforma (wordpress) che è diventata la base sulla quale cose più grandi si vogliono costruire. Prima o poi lasceremo anche questa piattaforma. Si sente, davanti, l’aria frizzante della battaglia. Come dice il poeta: “Ora cantiamo, poi sarà tardi”. Auguri, dunque, Crapula. (e grazie Muna, sbizzarrito Muna, per il collage) Come d’uopo, altri e più festeggiamenti seguiranno.

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: Canto d’acqua stillante

Torna alla memoria un pezzo che in un’altra vita ho finanche musicato e che ora mi sfizio solo di tradurre. (Eppure, mi dico: Quijano, c’era un passaggio in quinta dimuita che vale forse la pena riprodurre. O no?) Dunque: T. S. Eliot, The Waste Land, capitolo V (What the Tunder Said), versi 331-358: Here is no water but only rock Rock and no water and the sandy road The road winding above among the mountains Which are mountains of rock…

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Lupus in Crapula

Giacomo Leopardi – A sé stesso

Oggi, a Crapula, nubi vaghe e presaghe. Il Poeta,  benedetta la sua gobba – parla e nulla io, A. Quijano, ho da ridire!       Or poserai per sempre, stanco mio cor. Perì l’inganno ch’eterno io mi credei. Perì. Ben sento, in noi di cari inganni, non che la speme, il desiderio è spento. Posa per sempre. Assai palpitasti. Non val cosa nessuna i moti tuoi, né di sospiri è degna la terra. Amaro e noia la vita, altro…

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