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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: pagnotta e filosofia

In questi giorni, io e l’amico Alfredo Zucchi discutevamo sulla tradizione filologica. Non una discussione nuova, anzi fra le più datate e di quelle che accendono le lampadine dell’intuizione. Si discuteva soprattutto della trasmissione che l’idealismo tedesco ha fatto dei testi antichi e di come, grazie a una tradizione trasversale e nicciana, ci si è liberati dell’idolatria idealistica e si è passati (attraverso l’opera di Giorgio Colli e lo strutturalismo francese, vedi J-P Vernant) a una rivalutazione dei frammenti e…

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: Aristofane, Le donne al parlamento

Dal terzo numero di Ô Metis Raggiro/Ritorno, una traduzione dal maestro della commedia attica (o commedia antica). *** Prassagora: E allora sedete, affinché vi chieda, ora che vi vedo riunite, se avete fatto quanto fu deciso  alle Scee. Prima donna: Io sì. Innanzitutto ho le ascelle più folte di un bosco, come era stato stabilito. Poi, ogni volta che mio marito andava al mercato, spalmata d’olio per tutto il corpo, mi sono abbronzata durante il giorno, ferma sotto il sole. Seconda…

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: il venerdì di Cicerone.

Oggi è venerdì, giorno del milite ignoto e di un po’ di aneddotica antica. Quando nel II secolo a. C., all’indomani della vittoria sui cartaginesi, alcuni filosofi greci (ellenistici, per la precisione) da Atene si recarono a Roma per il reclamo di una multa (altri tempi, amici crapuli, ma non meno critici se per togliere una multa si manda avanti l’avanguardia filosofica del tempo). Tra i filosofi spiccava Carneade (citato anche da quell’ignorante di prete di don Abbondio), il quale…

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Filologicon Crapula

Tacito: Storie, I, 21-22; 40-41

Ritratto di Otone, preparazione del delitto e morte di Galba. 21. Intanto eccitavano Otone, che non riponeva nessuna speranza nelle situazioni ben concertate, per il quale ogni decisione finiva nel disordine, molte cose insieme, anche una lussuria penosa per un imperatore, e una povertà a mala pena tollerabile da un cittadino, l’ira verso Galba, l’invidia verso Pisone; fingeva di avere paura perché potesse bramare ancora di più: diceva che era stato insopportabile a Nerone, e che non era necessario aspettare…

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Lupus in Crapula

Venerdì, che da lui si denomina.

Nessuno sa – o tutti sanno – chi è Giacomo Leopardi. Voi, amici di Crapula, limitrofi di Vacca Pezzata, sapete invece una cosa che Leopardi non sa e non saprà mai, cioè che oggi è venerdì, giorno del milite ignoto. Per quelli che non conoscono Leopardi Giacomo (e di questi tempi il numero cresce, almeno 20 anni fa a scuola c’era l’obbligo del Sabato del villaggio e di conoscere quelle tre parole: solitudine, natura, nulla – che a dieci anni…

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: il buco del culo o dell’essere

Amici di Crapula, lo sapete quanto costa la lettura in termini di attenzione e consumo di sodio e potassio? Se è un’attività così faticosa, direte voi, chi te lo fa fare? Non lo so bene, è che non mi sento libero di non leggere. C’è quindi un’romanzo che ho comprato qualche mese fa, Molloy di Samuel Beckett (Ed. Einaudi 2012). L’ho tenuto sul comodino a prendere polvere e residui di tabacco, fino a qualche settimana fa, quando quella forza che…

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: a friday kind of

Oggi, venerdì dell’autodeterminazione del milite ignoto, per voi amici di Crapula (quanto siete fortunati!) un pezzo di Sallustio, di quelli che mettono appetito. *** Sallustio, De coniuratione Catilina (Newton Compton, 1995) Lib. I, frammenti da paragrafi: 1 – 2 – 4 1. […] Ma a lungo vi fu tra gli uomini una grande disputa se l’arte militare procedesse dalla forza del corpo o dalla facoltà dell’intelletto. Infatti prima che si inizia bisogna riflettere e, quando si è riflettuto, agire opportunamente….

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: gli ultimi giorni di Lenin

[1 maggio 2014 – Chi crede al lavoro crede nei fantasmi della Rivoluzione d’Ottobre, come crede in Dio] Da Gli esordi, di Antonio Moresco. Mondadori, 2011. Pag. 462-463; 465. «[…] Tornava verso Lenin, sorrideva camminando verso di lui con la ciotola di zuppa. La vedevo passare, ritornare. Camminava verso la carrozzella come dentro una punta di luce che si apriva. Sorridevano entrambi. Non lasciava cadere un istante quel sorriso, anche mentre la cameriera lo incominciava a imboccare, la sua boccuccia si…

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: Uomini creati

Il problema dell’estetica nicciana (o fisiologia dell’estetica), che Alfharidi ha già trattato qui, trova già in Umano, troppo umano una sua prima versione, dove si sente la leggerezza che ancora non si era trasformata in disperazione. Non dirò nient’altro a riguardo, ma – com’è proprio di Filologicon Crapula – vi lascio alla lettura. *** 160. Uomini creati. Quando si dice che il drammaturgo (e l’artista in genere) crea veramente caratteri, ci si abbandona a una bella illusione e esagerazione, nella cui esistenza e diffusione…

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Lupus in Crapula

Ô Metis 3 – Lavori in corso

Amici di Crapula, ribollono in pentola gli ingredienti del terzo numero di Ô Metis – Raggiro/Ritorno. Quindi, non ci resta che attendere. Nell’attesa mi preme dire una cosa riguardo al nostro lavoro (è una parola orribile, ma sopportate!). La rivista  Ô Metis è un progetto di scrittura, dove quest’ultima è insieme il contenuto e il contenitore, nella quale tentiamo di farci carico delle cose che diciamo e di sopportarle con leggerezza. Non è facile, talvolta, accettare certe scelte letterarie, è come fare la guerra…

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