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letteratura e altri buchi

Dalle rovine, dalla morte, dalla fine Noi sappiamo

Un romanzo italiano la cui trama non sia ombelicale, madre padre famiglia radici precariato ecc., è un romanzo che induce dapprima spaesamento, e poi sgomento. Ci stanno abituando male, con quelle storie di città e paesi e province nostre, con quel familismo amorale di cui si fa vanto e quei mutamenti epocali piccoli piccoli, al confronto dei quali le province americane sembrano scenari sublunari. E dunque già è tanto, forse troppo, che Dalle rovine racconti una storia non tipicamente italiana,…

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Crapula Edizioni

In morte di un modesto picchiatore

Del male sul letto di morte Soffrire diventa la sorte Testa o croce Trova pace Quel male ha smembrato ogni arte Nel preciso istante in cui caddi al tappeto ebbi la netta sensazione che questa mia vita non fosse stata altro che una banale storia di boxe. Be’, diciamo non proprio appena colpii violentemente il mio brutto muso sulla gomma del ring. A dire il vero, in quel momento sentii solo un gran dolore, ma fu un attimo, diciamo pure…

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letteratura e altri buchi

Una gloria di essere uomo

Delirio presciente su Zero K. di Don DeLillo Mentre qui si rilegge dell’illogicità, dell’incidente della esistenza autocosciente – ci sono Schopenauer e lo scrittore, dispregiatore della vita senziente e di Nietzsche, Thomas Ligotti -, ecco lì la notizia: Don DeLillo ha scritto un nuovo romanzo. In uscita nel 2016 – un numero a caso, ma adesso con un senso. A meno che non si regredisca, in Italia sarà pubblicato da Einaudi. Un po’ della trama, dal soggetto che già adesso…

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Filologicon Crapula

Tacito: Storie, I, 21-22; 40-41

Ritratto di Otone, preparazione del delitto e morte di Galba. 21. Intanto eccitavano Otone, che non riponeva nessuna speranza nelle situazioni ben concertate, per il quale ogni decisione finiva nel disordine, molte cose insieme, anche una lussuria penosa per un imperatore, e una povertà a mala pena tollerabile da un cittadino, l’ira verso Galba, l’invidia verso Pisone; fingeva di avere paura perché potesse bramare ancora di più: diceva che era stato insopportabile a Nerone, e che non era necessario aspettare…

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: Alonso Quijano il Buono

La storia del nome – o più apertamente dei nomi – è una cosa falsa, così falsa che neanche tutto il postmodernismo, ammesso che esista, può rendercela digeribile. (Figuriamoci poi qua, a Vacca Pezzata – che luogo è mai questo? – dove le cose cambiano e scorrono così velocemente, che un giorno non si chiama come il giorno appena trascorso. Dove le cose sono almeno doppie, e per ciascuna coppia un solo nome è molto poco). Però, se tra noi…

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Lupus in Crapula

Cave Canem: generalità

Principio di indeterminatezza. Certi intellettuali pensano che la pornografia sia immorale. Tuttavia, un certo barocchismo, una certa ricercatezza e premura nel disprezzo di ciò che non aderisce a una morale, un indisciplinabile gusto nel giudicare, infamare, tutto questo è pornografico almeno quanto un film pornografico. Soprattutto, questi certi intellettuali, hanno la decenza – ancora oggi? – di sfogarsi in un eloquio vocabolaristico, con spruzzi di scientismo letterario, riducendo “cazzo”, un vocabolo così ricco foneticamente in uno spazio così breve, a:…

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Crapula Edizioni

I segni di Persefone

Presento un cuento di un collaboratore, un incursore nuovo – tale Signor Stubb – giuntoci tramite la sagrada visione di Alonso Quijano, talent scout. I segni di Persefone di Signor Stubb Persefone cammina sulle rive dello Stige. Un cielo rosso infiamma il suo cammino, lento e deciso. Sa dove deve andare. Lontano dall’approdo di Caronte vi è un’ansa che scorre profonda, una curva che tutto nasconde: pareti a piombo – color del piombo – si chiudono in alto, scavate millenni fa dalle…

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Lupus in Crapula

Io non vedo niente (II)

La morte, di cui si è parlato nella prima parte di questo trittico, di cui oggi il secondo pezzo, è principalemente un atto di filiazione. La morte apparente di chi vive una vita apparente. I tre testi suggeriti  saranno poi giustificati nel terzo ed ultimo articolo, per ora è una lettura attraverso la quale vi invito a riflette. Ci vuole pazienza e con i padri e con i figli.   ***   Corifeo: Non posso dire che hai deciso bene….

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Lupus in Crapula

Io non vedo niente (I) – La morte non ha risposte.

2 novembre, Vacca pezzata. Notte. Siedo ancora da solo. Ho bevuto vino. Fumo per nervosismo, vizio, dipendenza. Sono in attesa di E. P. In che condizioni sono arrivato qua non importa! Io non sono certo più trapassato di lui. Insomma, sto lì e aspetto. Il locale è vuoto, le sedie sono già rivoltate sui tavoli. Il barista dorme nel retro, dov’è la roba. Guardo costantemente la porta, non voglio che mi colga di sorpresa. Finalmente, lo vedo. Da lontano pare…

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Lupus in Crapula

Cave canem: I Morti

Il vivente ha ragione del morto, per ovvie ragioni: principio di una cultura semibarbarica. Valga lo stesso all’inverso*. “All’ombra dei cipressi e dentro l’urne…/ Non sapete che vi state perdendo…” E lo spettro del passato, il totem: la grandezza cristallizzata nella memoria. Che farsene? Studiare, onorare, rigettare? Aut liberi aut libri. Quella leggerezza d’animo, allora, quella strafottenza, implica, di tanto in tanto, uno sputare in faccia ai muort e chi m’è mmuort. Riguardo a quella distinzione che qualcuno sempre più…

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