Radio Flanagan

Allora, ci siamo detti – a chilometri di distanza non sapete quante cose si possono dire o, se lo sapete, godetene! – “Radio Flanagan è bellissimo. Si suona proprio bene.” Così apriamo questa pagina di musica. Perché lo facciamo?   La risposta è un altra domanda: senza musica saremmo proprio così come ci piacciamo e non ci piacciamo. E poi – il resto non ci interessa. Andiamo. Suoniamo.

Radio Flanagan nasce su una pagina inchiodata, fissa. Per questo, a fare virtude di nezessitate, i suoi contenuti rinascono ogni volta, di settimana in settimana, diversi, in una pagina subordinata (o supina: chi sta sotto sente meglio la puzza di chiuso); e quelli vecchi finiscono nel buco della memoria (la memoria, mon cher, mon semblable, è più crudele della morte). Così, uguale uguale alle cose che vanno, nascono e muoiono per il mondo.

(Radio Flanagan, a partire dalla Grande Svolta, è anche categoria nella quale ogni segno multimediale viene rappreso)

Viva la finitezza (ed il metodo mitico). Su Radio Flanagan.

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