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letteratura e altri buchi

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L’assurdo universo di Alberto Laiseca

In Laiseca 2013. A Edizioni Arcoiris si devono: Laiseca 2016 e Laiseca 2017 b. * E per quindici giorni mi esibii nei caffè frequentati dalla malavita della letteratura, ostentando un’aria da uomo turbato da un progetto straordinario. ROBERTO ARLT Nato a Rosario nel 1941 e attivo nel campo letterario da quarant’anni – “Mi mujer”, il primo racconto pubblicato con lo pseudonimo di Dionisios Iseka sul supplemento culturale de «La Opinión», risale al 1973 –, Alberto Laiseca «non solo è un…

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letteratura e altri buchi

Rassegna di barbarie e deliri: la rappresentazione dell’orrore nei racconti e nei romanzi di Alberto Laiseca

In un’intervista rilasciata a Gabriela Cabezon Camara Alberto Laiseca racconta di un’infanzia spaventosa, vissuta “agli ordini contraddittori di un pazzo”, segnata dall’irragionevole condotta paterna e dalle cure “sadiche” delle governanti cui veniva affidato[1]. L’orrore provato di fronte all’irrazionale nascosto nelle relazioni umane e l’esplorazione dei controversi meccanismi del potere e del rapporto tra vittima e carnefice sono temi fondanti nella scrittura di Laiseca. Qui tenteremo di individuare alcune parole chiave relative alla messa in scena di questo orrore, allo scopo…

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Internacional, letteratura e altri buchi

Los sorias – Capitolo 1

Di Alberto Laiseca, traduzione a cura di Raul Schenardi; per gentile concessione dell’editore Simurg. * “I nemici di stanza” Quando Personaggio Iseka aprì gli occhi quella mattina, la prima cosa che vide fu un Soria. Ma non Luis, quello che aveva vicino, bensì il più lontano: Juan Carlos Soria. «Questo Soria, quando si alza la mattina», pensò Iseka «lo fa alla maniera di una lezione magistrale, senza discussione, come si usava nelle facoltà in passato. Ottimista d’un balzo. Io no….

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La finzione Laiseca
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letteratura e altri buchi

Alberto Laiseca, autore de «Los sorias»In Evidenza

Benché di seta si vesta, soria sempre soria resta. (Alberto Laiseca, “Lo stabilimento balneare dei vagabondi”)   La nostra ultima parola è un gesto: questo è il nostro paradosso. Ed è anche la nostra fortuna: questo gesto infatti è un omaggio – un dossier monografico su Alberto Laiseca, autore di Matando enanos a garrotazos, Su turno para morir, El jardín de las máquinas parlantes, Por favor, ¡plágienme!, Poemas chinos, Aventuras de un novelista atonal e, tra le altre cose, Los…

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letteratura e altri buchi

Sciopero del racconto – #1 comunicato: COS’È QUESTO GOLPE?

Discioltosi il Direttorio come miraggio nella notte, facendone noi le veci in CrapulaClub (dal 1 luglio 2019 de iure, ma non prendiamoci in giro: dall’11 settembre 2001), aderiamo (come collant all’alba) all’iniziativa di Nuova Edizione: da oggi sabato 12 ottobre 2019 è sciopero del racconto. Chi volesse scrivere forme brevi ci segua nel DOJO di Caianello (6 volte l’anno invece in quello di San Lollo). Chi volesse visualizzare il comunicato di Nuova Edizione in pdf clicchi invece sulla parola GOLPE.    …

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letteratura e altri buchi

Fratello minore

Fratello minore. Sorte, amori e pagine di Peter B. (2018, Arkadia editore, collana Senza rotta, a cura di Marino Magliani e Luigi Preziosi) è la biografia, libera e al contempo letterale, di Peter Brasch (Cottbus, 1955 – Berlino, 2001), un autore poco noto in Germania, il suo paese, e sconosciuto in Italia. L’ha scritta Stefano Zangrando – studioso, critico letterario, traduttore e insegnante nato a Bolzano (e a Berlino, perché se ci riconoscessero la cittadinanza anche nei luoghi dei nostri…

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letteratura e altri buchi

Vous êtes un vilain garçon

Si racconta che Simone de Beauvoir rispose così [“Vous êtes un vilain garçon”] al click della macchina fotografica usata da Art Shay che in quel momento le stava scattando una foto senza chiedere il permesso. Lei non chiuse la porta, non si ribellò, quella frase fu la sua unica risposta. Oggi quella foto può essere considerata simbolo di tutta la filosofia del corpo di una delle più grandi donne del ‛900. Ma perché e come una foto può rappresentare il…

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letteratura e altri buchi, Senza categoria

A colloquio con Jonathan Bazzi

Andrea Zandomeneghi: Febbre presenta una scrittura matura: asciutta, affilata, priva dei virtuosismi e degli orpelli narcisistici tipici dell’esordiente. Come sei arrivato a costruirla? In particolare quanto e in che maniera le collaborazioni con Gay.it, The Vision, Vice e Il Fatto hanno fatto maturare la tua prosa e la tua visione delle cose? Jonathan Bazzi: La mia scrittura è cambiata molto nel corso del tempo. Cinque, sei anni fa – periodo in cui, incapace di darmi possibilità più concrete, mi sono…

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letteratura e altri buchi

Conversazioni con gli Sciamani – Pier Paolo Di Mino

Andrea Cafarella: Pier Paolo e io ci conosciamo da un paio d’anni. Lo avevo sempre guardato a distanza, leggevo i suoi pezzi, lo salutavo con gentilezza. Niente di più. Poi ho letto un suo testo su James Hillman che inizia così [e che potete trovare qui]: «Voglio parlare di James Hillman per parlare del grande Dio Pan. O, forse, voglio parlare di James Hillman come fosse il grande Dio Pan, figlio d’Ermète diletto, bicorne, vago di strepiti, piede di capra»…

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