Di tanto in tanto, nelle pause tra una cosa e l’altra (nelle epifanie da interruzione come in questo recente spostamento da Brussella a Vienna) si fa più chiaro il trucco: centellinare il discorso critico, il discorso dimostrativo. Non smettere mai di studiare, ma non costringere (se non di rado, come un esercizio al contrario) il pensiero alla definizione, alla conclusione (alla recensione di un libro, per dirla in un altro modo): lasciare il pensiero allo stato nebuloso, come un mazzo di elettroni intorno al nucleo.