Stamattina ho trovato un biglietto sulla mia scrivania. “Chi è venuto a farmi visita?” mi sono chiesto, ero solo e lo sono, nella mi Ispania immaginaria. Era il mio maestro. Chi sa da dove è giunto, di nuovo, perché a volte lo cerco, altre volte lo rinnego, eppure le sue parole sono le più amichevoli e le più pericolose. E io le amo. Ascoltate cosa dice:

Fratello, vuoi andare nella solitudine? Vuoi cercare la via verso te stesso? Indugia ancora un poco e ascoltami. “Colui che cerca, finisce facilmente per perdersi. Ogni solitudine è una colpa”: così parla il gregge. E tu hai fatto parte a lungo del gregge.
La voce del gregge continuerà a risuonare dentro di te. E quando dirai: “Io non ho più la vostra stessa coscienza”, ciò sarà un lamento e un dolore.

F. Nietzsche

Ecco tutto!