Scoviamo nell’internet e ripubblichiamo questa cosa, probabilmente uno scherzo o un’operazione al limite dello shitposting. Il nome sembrerebbe essere Rerum Habyssalium Archivum, sive Opera Minor: Archivio di Cose Abissali, ovvero l’Opera Minore.

Vengono presentate come intercettazioni satellitari e, nonostante la qualità compromessa, se ne riesce a cogliere l’autorità della forma-voce, che attraverso una narrazione rituale agisce e di quello che pare un delirio di violenza – e di liberazione e rinascita: terrificante, come tale – fa storiografia. Di fatto sono avvenute già queste cose che sembrano in procinto di avvenire: è evidente, e l’evidenza è struttura piuttosto che dimostrazione. Il quando e il dove rimangono come sospensioni, ma ora che abbiamo ascoltato è un fatto ed è incontrovertibile la nostra coesistenza con questo segmento parallelo della linea di produzione dei fatti, e la sua reciproca coesistenza con il segmento su cui sappiamo di transitare, e non sarebbe logico escludere alcuna ipotesi di intersecazione.

Cercheremo di monitorare lo spazio della rete, per capire se il fatto rimarrà isolato.