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Poesia

Crapula Edizioni

Rerum Habyssalium Archivum

Scoviamo nell’internet e ripubblichiamo questa cosa, probabilmente uno scherzo o un’operazione al limite dello shitposting. Il nome sembrerebbe essere Rerum Habyssalium Archivum, sive Opera Minor: Archivio di Cose Abissali, ovvero l’Opera Minore. Vengono presentate come intercettazioni satellitari e, nonostante la qualità compromessa, se ne riesce a cogliere l’autorità della forma-voce, che attraverso una narrazione rituale agisce e di quello che pare un delirio di violenza – e di liberazione e rinascita: terrificante, come tale – fa storiografia. Di fatto sono…

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letteratura e altri buchi

Nel continuo tentativo di riposizionamento rispetto all’ignoto

Lettore onnivoro e autodidatta, Roberto Bolaño ha inteso la scrittura come un costante processo di formazione tra i banchi di quell’Università Sconosciuta[1] che da sempre ha fatto coincidere con la capacità di ricavare materia narrativa da condizioni di vita avverse a un mestiere che richiede tanto un punto di vista critico quanto un tetto e un buon impianto di riscaldamento per poterlo esercitare. Presto, già a partire dai primi anni Ottanta, s’immerge nella costruzione di un immaginario che fa dell’autofinzione…

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letteratura e altri buchi

Maurice Blanchot e l’esperienza della scrittura

Maurice Blanchot, romancier et critique. Sa vie est entièrement vouée à la littérature et au silence qui lui est propre. Frammento autobiografico. L’ immaginario non esiste. Blanchot, L’Espace Littéraire. La vraie vie est absente. Rimbaud, Vierge folle. Maurice Blanchot (1907-2003) è sfuggente a qualsiasi tentativo teorico che voglia fornire un’immagine univoca d’autore, cioè dell’autore per l’autore (inteso come diretto creatore e “responsabile” dell’opera). Le opere più importanti, e cioè La part du feu (1949), L’espace littèraire (1955), Le livre à…

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Idiot Verse

la tua vita è un libro è qualcosa di più della prima e ultima pagina ed è formata perlopiù da un insieme di “e” e “il” Keaton Henson è un artista che sa essere emozionale evitando svenevolezze. Cantautore, illustratore e poeta, Henson è uno di quegli artisti che scavano continuamente in se stessi per poi mettersi su pagina (o su note), riuscendo a muovere corde comuni a tutti, e a suonarle nella maniera più cruda, più pulita e onesta possibile….

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L’io cefalgico: “Il giorno della nutria”
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Lo Sgargabonzi: ridere di gusto e «col groppo in gola»
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Filologicon Crapula

Giovenale, Satira VII

La speranza e l’interesse per lo studio sono riposti in Cesare soltanto: lui solo di fatto, in questa tempesta, alle tristi Camene ha rivolto lo sguardo, da quando oramai celebri e famosi poeti hanno tentato di appaltare o un bagno a Gabi o un forno a Roma, e altri non reputano turpe né infamante diventare banditori, dopo che disertate le valli d’Aganippe Clio è migrata nei portici del mercato, soffrendo la fame. D’altronde, se all’ombra delle Pieridi per te (poeta)…

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Crapula Edizioni

La terrazza. Un orrore

Niente, nemmeno il male che a tutti parlava dentro era nostro. Umberto Fiori 1, Eravamo in qualche modo uniti, nell’attesa sulla terrazza del Capodanno, le nostre madri le più stanche del mondo, mettevamo a turno gli occhiali dello zio ricco che chi si ricorda come si chiama, dicevamo, senza chiamarci noi mai per nome, ci si riconosceva dal tono, se era pacato era il più grande, se era squillante era il più piccolo, eravamo in qualche modo uniti, al freddo,…

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Rerum Habyssalium Archivum
21 Giugno 2019
La chiave
11 Gennaio 2019
Il gonfiore
7 Dicembre 2018
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Les fils. III

Da Les fils, di Simon Allon­neau e Laura Vaz­quez, Col­lec­tif Bêta, Bègles, 2016. Traduzione e commento di Claudia Dell’Uomo D’Arme. Bici Quando ci tagliamo, non si corre verso la spazzatura per buttare il sangue Salvo un uomo L’idiota In bici Si toglie il sangue con la siringa, lo butta Dice non serve a niente Ne ha troppo Guarda il suo sangue Il sangue non fa niente   I bambini malati I figli della farmacista si sono ammalati Ridevano Non dicevano niente Per strada Camminavano a…

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Les fils. II

Da Les fils, di Simon Allon­neau e Laura Vaz­quez, Col­lec­tif Bêta, Bègles, 2016. La traduzione è di Claudia Dell’Uomo D’Arme.   Razzo La colonna vertebrale supera la testa, al di sopra succede qualcosa come se ci fossero due teste   Garage Sono andati al funerale di una pietra Lentamente, molto Per tutta la vita nelle macchine le persone muoiono di vecchiaia   Il Figlio Era vecchio È invecchiato subito Perché invecchia subito Perché i genitori gli auguravano spesso il compleanno Lo amavano troppo È scivolato…

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17 Febbraio 2018
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Les fils. I

Da Les fils, di Simon Allon­neau e Laura Vaz­quez, Col­lec­tif Bêta, Bègles, 2016. La traduzione è di Claudia Dell’Uomo D’Arme. Coperta La strada è pesante Gli animali non l’hanno mai attraversata Li sentivamo nella pioggia Li sentivamo morire Non si può andare a dormire sulla strada Non si può dormire I dinosauri non sono spariti, sono solo feriti stanno riposando e aspettano non è il momento sono stesi gli uni sugli altri sentono, quando piove aprono la bocca e bevono La couverture…

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29 Novembre 2019
Crapula Edizioni

Le ragioni del grottesco

Mi voglio impiccare con i salami alle travi del soffitto della casa di campagna. E fare l’inverno con loro: ascoltare il vento alle finestre, guardare l’umido sui muri e i topi correre in terra. Poi, con le mosche, la scoperta: l’urlo, il terrore. Là! il suicida e i salami. ***** In copertina: Pieter Aertsen, A Meat Stall with the Holy Family Giving Alms, 1551.

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