George R.R. Martin (GRRM d’ora in poi) è ancora lontano dal completare Winds of Winter, sembra che davvero non ci sia alcun romanzo inviato ad alcun traduttore – quindi che dire?

La sesta stagione della serie sarà finita e in onda, probabile che non ci sia alcun nuovo libro della saga Cronache del Ghiaccio e del Fuoco da spulciare e confrontare. Questo distacco tra il testo del libro e quello della serie è quasi una profezia manifesta presente anche nella saga libresca: scene, capitoli e plot si accavallano, superano, ignorano gli stessi presenti nei libri precedenti (si vedano, al riguardo le note cronologiche presenti all’inizio di ognuno dei libri delle Cronache). Non è un ritardo e GRRM non è lento, sono diversi i tempi e diverso quindi anche il contenuto del prodotto.

Winds of Winter non sta arrivando.

Messo da parte il lettore, lo spettatore è in piena nebbia di guerra narrativa allora per la sesta stagione? Non proprio e se ne può speculare per diradarla. Adesso lo spoiler è impossibile e le teorie dei fan sono puro esercizio. La questione è tutta di produzione e svolgimento della storia e dalla prossima stagione mancherà quasi del tutto il supporto dei romanzi.

Il testo però rimane signore e necessario. Non definito ma preciso, non un romanzo ma indicazioni narrative, concordate o meno con l’autore che non ha ancora finito l’opera diversa. Un non ancora un romanzo, da cui si trae il trattamento e svolge la sceneggiatura. Del contenuto di questo testo e misterioso, discuto.

Sceneggiatori e scrittori lo sanno bene: come del maiale, di contenuti validi non si butta nulla. Serve narrato e suggestioni e in assenza di un nuovo libro si può creare quasi da limitanei narrativi e/o basta interessarsi al materiale valido skippato perché troppo ingombrante e oneroso per essere inserito nella quinta stagione.

Alcuni commentatori avevano previsto una quinta stagione sottotono. Grandi eventi a forte impatto si pensavano esauriti con il Red Wedding e le battaglie alla Barriera. Il pubblico come la narrazione complessiva ha fame e a essi è stato sacrificato molto e con successo. Tale soddisfazione è stata ottenuta con cliffhanger estesi, nessun vero twist, qualche ripetizione e un kill ratio gravoso. Ci sono necessità adesso: quella di nuove location e di personaggi forti.

Rumors confermano che la sesta stagione verrà ancora girata in Spagna (Dorne), Croazia (Approdo del Re). Verrà almeno aggiunta una nuova location e una nuova parte di Westeros? Probabile e ragionevole. Alcune sono le candidate possibili.

got1

“Oh I’ve tasted the Dornishman’s wife!”

Isole di ferro

Un luogo narrato atteso e riconoscibile e con una caratterizzazione narrativa pronto consegna per il team di scrittura. Nulla di meglio, le Isole di Ferro sono abitate da gente molto diversa da quella del continente, convinti di essere giunti dalla profondità del mare, hanno un sistema quasi prefeudale ed etnicamente, quanto culturalmente, non hanno nulla in comune con Andali e Primi Uomini. La cornice è ottima, garantisce un elemento di novità comunque rassicurante, ma c’è altro: le Isole di Ferro sono piene di personaggi forti e snodi narrativi interessanti e cruenti. E sono già tutti là, pronti per essere girati, alleggeriti, cambiati dal team di scrittura.

Manca un ultimo usurpatore alla death list della guerra dei Cinque Re, Balon Greyjoy è pronto per morire e la serie per un giro di boa nella trama complessiva. Pronta sotto il Trono di Sale una nuova umanità e soprattutto nuove istanze e ambizioni. Asha Greyjoy è davvero sparita dopo aver provato a salvare il suo amato Theon? Forse si, ma è di certo un personaggio con ancora ampie praterie di sviluppo, un’eroina a cui non mancano gli antagonisti, rinfocolando il sottotesto femminista presente in libri e show. È un asset prezioso. Attenti ai recasting.

Antagonisti per l’eroina, nuovi percorsi dell’eroe e altre figure guerriere, la fame di narrazione deve essere soddisfatta. Per fortuna c’è un menù possibile e personaggi con le carte, e sullo schermo, in regola per essere ben presenti nello show: gli zii Aeron “Damphair”, Victarion ed Euron “Occhio di Corvo” Greyjoy. Svuotata la corte di Approdo del Re ecco qua una corte ancora piena e crudele. Una miniera inutilizzata di gore e thrilling.

Effetto a cascata: non è proprio detto che Dany arrivi a Westeros volando.

Città Vecchia

C’è un effetto a cascata su plot e sub plot anche in assenza di nuovo materiale da GRRM. Effetto provocato dalla presenza, nello show, del Night’s King e che potrebbe colpire Sam Tarly e famiglia. Qui gli scrittori del team di sceneggiatura avrebbero davvero campo libero, massima libertà di riempire un proprio mondo. Dietro ogni pagina di script deve esserci un professionista nerdone che non desidera altro che scrivere e partecipare alla creazione di una cornice narrativa originale.

Capitale del commercio e della cultura di Westeros, Città Vecchia non è quasi mai stata toccata dallo sguardo dei personaggi di GRRM. Per quel poco che sappiamo però è il centro di possibili intrighi troppo misteriosi per essere irrilevanti per le Cronache (prologo de A Feast for Crows).

Sam Tarly avrà accesso a tutti i libri che vorrà, è lì per svelare il mistero degli Estranei e un’immensa biblioteca non è mai un luogo sicuro. Soprattutto se all’interno ci sono i segreti utili per l’apocalisse prossima che come tale andrà svelata prima o poi. Chi è il Night’s King, novella per bambini del Nord reso personaggio fondamentale nella serie? Non è il caso di speculare troppo ma potrebbe non piacere chi è o chi e cosa diventerà, davvero, il ghiaccio nelle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. Adesso che la leggenda è vivente, è il momento per Samwell di leggere la storia giusta che può trovare solo alla fine del suo viaggio.

Esauriti in modo violento poi i topici dissidi padre-figlio, c’è da aggiungere che Samwell Tarly non è ancora personaggio maturo. Ha perso la verginità e non basta, ha un conto in sospeso per essere riconosciuto uomo. Suo padre, citato da Stannis nella stagione appena conclusa, si trova davvero non lontano da Città Vecchia. Sembra che il casting per Randyll Tarly si sia già svolto con successo. Facile inoltre mettere a soqquadro Alto Giardino: basta liberare gli Uomini di Ferro e ridare a Loras “Achille” Tyrell una missione in cui eccelle lontano dagli scomodi e bacchettoni letti di Approdo del Re. Giusto è mettere il nuovo uomo Sam nella posizione di mostrare che è uno che ne ha viste tante, che è cambiato. E metterlo nelle condizioni di sfruttare sullo schermo le proprie esperienze in un ambiente davvero non (ancora) toccato dalla guerra.

Baia degli Schiavisti

Non una location nuova ma c’è un nuovo sceriffo a Meereen.

È capace, è intoccabile dalla morte tra le pagine e finalmente è nella situazione di poter mostrare davvero che il sistema, la Ruota, è stato ingiusto con lui. Come può davvero Tyrion, adesso senza l’ombra paterna, dimostrare di meritare quello che davvero vuole? Beh, come in diverse concezioni della vita e in alcune saghe, l’occasione di provare davvero se stessi arriva con la guerra. Non quella a bassa intensità dei Figli dell’Arpia,  ma una vera guerra. Interessate sono le città schiaviste al seggio quasi vacante di Meereen e interessato è il Team di Scrittura a inserire per la prossima stagione una grande battaglia.

Solo in termini di economia della narrazione può giustificarsi ad esempio la morte di Barristan Selmy. Doveva lasciare spazio a un compimento, l’amato Tyrion davvero al potere, da solo. Difficile inoltre che Tyrion rimanga fermo sul trono di Meereen: il personaggio, sopravvissuto a mille insidie, di certo non rimarrà immobile ed esplorerà quel mondo di città stato, di accampamenti esotici, in cui è appena arrivato.

got3

Altre ambientazioni sono possibili ma queste sembrano le più probabili. Forse ad Asshai delle Ombre c’è un Grande Sacerdote arrabbiato e preoccupato ma questo è il regno dell’improbabilità narrativa, rappresentato infatti dal fandom novel, spazi narrativi impossibili cui GRRM nega l’esistenza.

Accennavo alla mancanza di un vero twist nella sceneggiatura della stagione appena conclusa. Ditocorto e Varys sono sullo sfondo, veri strumenti dello Scrittore. Per la prossima invece ritengo sarà indispensabile – ma questa è un’altra storia e per altri personaggi. Oltre la ragionevole speculazione ne immagino uno che, per sorprendere tutti, non piacerà davvero a nessuno. Forse alla settima o ottava stagione allora sì che l’inverno arriverà.