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Suttaterra di Labbate. I limiti del linguaggio

Incipit. E l’apostolo disse: Dal Mediterraneo non si odono più risalire le scricchiolanti ombre di pesce che giungevano alla corte dei miei sogni, elettriche e furiose, scatenandosi dall’acqua fino alla mente. C’è una fossa ora nel mare: vi ribolle la luna, si spezzetta come le ostie impugnate in segreto, al riparo dalla frescura maligna. La storia e il gotico siciliano. A tre anni di distanza da Lo Scuru (Tunué, 2014), Orazio Labbate, in Suttaterra, attinge dal medesimo mondo, quello di…

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Lupus in Crapula

Mi ritrovai per la Foresta Nera, ché la via era finita.

Oggi, a Crapula, una vecchia conoscenza. Ha cambiato nome, sì, prima diceva di voler avere a che fare con la luce, poi però addentratosi nella Foresta Nera ha deciso di darsi nuovo nome, altro. Che volete che sia, non siamo mica dei platonici nostagici, qui. Eccolo dunque, M Zyklus – conoscitore di Martin Heidegger come ancora pochi. E proprio riguardo al filosofo tedesco che si pose il compito di ritrovare l’Essere perduto o obliato (interrotto), così scrive. “L’arte non riproduce…

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