Crapula Edizioni

Sottosopra

Avevamo già tutti, noi colleghi, messo in guardia più volte il Manzini sulla pericolosità di quel suo vezzo – scantonando certo la punta del rimprovero perché non risultasse oltraggiosa e si spezzasse contro la figura marmorea dell’accademico più brillante del trentennio – di leggere a cavalcioni sulla finestra all’ultimo piano del dipartimento di Filosofia, una gamba e metà tomo nel vuoto, esaminando di tanto in tanto, come diceva sorridendo, il viavai degli studenti, quei ragazzi che vedeva sciogliersi sotto il…

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