Già in una altro momento, qui, Alfharidi aveva giocato a colpire (a scoprire) la materia da cui viene fuori il suono.
Oggi ripropongo un antico passo proveniente dalla terra dorica, da Alcmane, poeta corale. Egli sostiene di avere creato il canto da una mescola di versi (in questo casi animali, come lo stridere delle pernici) e non per imitazione. Anzi, mi pare proprio che non ci sia una sola parola che la ricordi vagamente.

(Traslando questo abuso categoriale di mimesi nel linguaggio contemporaneo, otteniamo: realismo e sue sottoclassi).

Alcmane, Fr. 92 Diehl

Le parole e la melodia Alcmane
inventò adattando insieme
lo stridìo armonioso delle pernici

Testo greco in:

Lirici Greci, Bompiani, 1991