Crapula Edizioni

La terrazza. Un orrore

Niente, nemmeno il male che a tutti parlava dentro era nostro. Umberto Fiori 1, Eravamo in qualche modo uniti, nell’attesa sulla terrazza del Capodanno, le nostre madri le più stanche del mondo, mettevamo a turno gli occhiali dello zio ricco che chi si ricorda come si chiama, dicevamo, senza chiamarci noi mai per nome, ci si riconosceva dal tono, se era pacato era il più grande, se era squillante era il più piccolo, eravamo in qualche modo uniti, al freddo,…

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