Crapula Edizioni, Filologicon Crapula

Sono Eco

Sono Eco[1], vivo delle tue parole remote Sei una musica vaga, che non mi abbandona sono ciò che non potrai scrivere mai perché intrappolato, rifiutato, negato da te stesso.   Sono Arianna[2], perché so già che lascerai le mie rive. Ippolito, sento che fuggirai da me seguito dai tuoi cavalli possenti come Fedra avveleno d’amore malsano questo mio stupido cuore. Vengo a cercarti nell’ombra della foresta, ma non c’è nessuna bestia ad aspettarmi non troverai nessun velo di sangue. Solo…

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