Crapula Edizioni

La regola del tre

Il tre, il cinque, il sette e l’otto. La faceva diventare una gara. Di quelle a perdere, di quelle a perdersi, che qui al traguardo era meglio non arrivarci. A volte passava una mano, un braccio, un uomo corpulento ad afferrarla o una donna in difficoltà nel tirarla giù dalla pista, ma se nessuno rivendicava la proprietà del manufatto allora toccava a lui contare i tre giri, gustarsi la corsa, aspettare e acchiappare il malcapitato. E oggi, per inciso, sembrava…

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