Prologo

Cortázar è ovviamente in ritardo.

I

Non vogliono mangiare in un tavolo da 3. Vogliono mangiare in un tavolo da 4 per stare più comodi. Uno è cieco. Uno è quasi due metri. Uno è malato. Sono scrittori famosi. Si accordano per la seguente disposizione: da una parte Cortázar e una sedia vuota, dall’altra parte Borges e Bolaño. (Non sarebbe stato più logico mettere la sedia vuota davanti a Cortázar, così stendeva le gambe?) Chiedono di spegnere la televisione. Lo chiede Cortázar dopo che Borges ha introdotto il tema in maniera indiretta e appurato che per Bolaño non fa alcuna differenza.

II

Vino bianco per Cortázar. Vino rosso per Borges. Camomilla per Bolaño.

III

Bolaño si accende una sigaretta – si può fumare all’interno del locale – Cortázar e Borges parlano ma non si capisce di cosa.

IV

Arrivano le bevande. È il momento di ordinare. Carne per Cortázar. Carne per Borges. Pasta e insalata con cipolle per Bolaño. Gradiscono un antipasto? No. Gradiscono una bottiglia d’acqua? Frizzante.

V

Tutti parlano con tutti. Temi dei discorsi: attualità, ruolo e responsabilità della stampa, Messi. (No, non siamo in paradiso.) (E no, non siamo all’inferno.) (E nemmeno al purgatorio o nell’iperuranio.)

VI

Borges si lamenta del ritardo del servizio senza mai utilizzare la parola ritardo, valuta gli astanti, ipotizza.  Bolaño si accende una sigaretta. Cortázar dice qualcosa a proposito del fumare da soli leggendo la posta.

VII

Un cameriere porta un cestino di pane al tavolo. Non lo tocca nessuno.

VIII

Cortázar ordina altro vino bianco. Anzi no, questa volta rosso.

IX

Iniziano a parlare di letteratura, spostano frettolosamente l’argomento della conversazione sulla crisi del matrimonio e Borges motiva il fatto antropologicamente, Cortázar alza le spalle, Bolaño dice che le cose andranno sempre peggio. In che senso? In tutti i sensi.

X

Arriva il cibo. Mancano le cipolle nell’insalata di Bolaño. Chi fa più rumore quando mangia? Borges. Ma lui è giustificato. Cortázar e Bolaño si guardano per domandarsi se devono aiutare Borges a portare il cibo alla bocca, a pulirsi le guance dal sugo del brasato, a fare qualsiasi cosa? Forse. Come mangiano Borges, Cortázar e Bolaño? Normale.

XI

Bolaño chiede un’altra tazza di camomilla. Bollente, se possibile. E le cipolle? Mi è passata la fame.

XII

I signori gradiscono altro? No. Quanti caffè? Due. Bolaño non può bere caffè. Bolaño domanda che gli venga portata una manciata di chicchi di caffè per infilarci dentro il naso.

XIII

La richiesta è talmente insolita che il cameriere porta immediatamente a Bolaño un bicchiere raso di chicchi di caffè. Bolaño ci mette dentro il naso e sorride. Anche Cortázar sorride. Borges ride.

XIV

Un whisky per Cortázar.

XV

Brillano le sigarette di Cortázar e Bolaño. Borges è infastidito dal fumo? Probabile.

XVI

Parlano di: Messico e Argentina, Francia e Buenos Aires, Onetti e fotografia, Madrid e l’eutanasia in Svizzera, le avanguardie.

XVII

Un altro whisky per Cortázar? No.

XVIII

Parlano di: giochi olimpici e Thelonious Monk, vangeli apocrifi e le città di confine, Gesù Cristo e gli effetti speciali a Hollywood, Israele e il male, l’etimologia anglosassone della parola white.

XIX

Sigarette fumate da Borges: zero. Sigarette fumate da Cortázar: nove. Sigarette fumate da Bolaño: sedici. Sbadigli: due di Borges, tre di Bolaño, zero di Cortázar. Starnuti: nessuno.

XX

Cortázar e Bolaño favoriscono Borges con le monete per la sua parte di conto. Momento di ilarità generale perché si toccano le mani accidentalmente. È il momento più divertente della serata? No. (Il momento più divertente della serata è stato quando Bolaño si è accorto che mancavano le cipolle nella sua insalata).

Epilogo #1

Bolaño non lascia mance.

Epilogo #2

Cortázar cerca il biglietto del treno e lo trova in tasca.

Epilogo #3

Non facciamo quelli che si perdono di vista, dice Borges.

Bolagnisti Anonimi