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Bolagnisti Anonimi

letteratura e altri buchi

Nel continuo tentativo di riposizionamento rispetto all’ignoto

Lettore onnivoro e autodidatta, Roberto Bolaño ha inteso la scrittura come un costante processo di formazione tra i banchi di quell’Università Sconosciuta[1] che da sempre ha fatto coincidere con la capacità di ricavare materia narrativa da condizioni di vita avverse a un mestiere che richiede tanto un punto di vista critico quanto un tetto e un buon impianto di riscaldamento per poterlo esercitare. Presto, già a partire dai primi anni Ottanta, s’immerge nella costruzione di un immaginario che fa dell’autofinzione…

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letteratura e altri buchi

El gaucho insufrible: storia di un’ambigua attribuzione

Il cassettino segreto di casa Bolaño è uno dei primi pezzi seri di CrapulaClub. Ora che i diritti dell’opera di Bolaño sono passati da Anagrama a Alfaguara, e quest’ultima è entrata a far parte del gruppo Random House, è bene tornare sull’argomento. Si tratta, è bene dirlo subito, della storia di un ambiguo riferimento metaletterario. El gaucho insufrible, di recente ripubblicato da Alfaguara in Spagna, è il primo libro di Bolaño pubblicato dopo la sua morte. La quarta dell’edizione Alfaguara…

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Crapula Edizioni, Filologicon Crapula, letteratura e altri buchi, Lupus in Crapula

Il Contatore

Disclaimer: questo articolo non è scritto da Alfredo Zucchi (AZ), impegnato nella venerazione obliqua del baccalà; l’autore non è Antonio Russo De Vivo (ARDV), disperso nel dark-web; non è vergato da Andrea Zandomeneghi (ZA), il quale è impegnato nella lettura propedeutica di Giovanni Duns Scoto; né scrive Luca Mignola (LM), il suo ghost-writer si è licenziato. *** Chiamatemi il Contatore. Vivo esclusivamente del calcolo percentuale delle visite, dei clic, delle statistiche sulla permanenza dell’utente sulla pagina che sta visitando o…

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Lupus in Crapula

Ammesso che un tema si dia

Parte conclusiva della prima lezione di Oscar Amalfitano – dopo aver giustificato la bibliografia scelta: Sulla quadruplice radice del principio di ragion sufficiente, Schopenhauer; Sermoni tedeschi, Eckhart; I diavoli di Loudun, Huxley; Dispense: prolegomeni a una dossografia asistematica in ordine al riduzionismo metafisico delle Upaniṣad, Amalfitano medesimo; Dialogo tra Plotino e Porfirio, Leopardi; Sade prossimo mio, Klossowski; 20 pagine a caso di L’essenza del nichilismo, Severino; Carteggio tra Johann Caspar Schmidt e la propria sorella – del corso di Filosofia…

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Nel continuo tentativo di riposizionamento rispetto all’ignoto
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Lupus in Crapula

Bolagnisti Anonimi – L’asino

Roberto Bolaño si è sempre considerato un poeta, prima che un romanziere. È ironico che venga ricordato più per i suoi romanzi che per le poesie. Il fatto è che Bolaño resta poeta anche quando scrive in prosa: non si spiegherebbero altrimenti il ritmo e la visionarietà dei suoi romanzi. Per andare alle radici dell’immaginario bolañesco, quindi, bisogna spostarsi (con il cileno non si può dire “tornare indietro”: il movimento della sua scrittura è sempre circolare, mai lineare) sulle sue…

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Crapula Edizioni

Il crogiolo

C’eravamo solo io e Arturo. La dispersione, il risparmio di fiato e la fame. La notte. C’è sempre la notte, anche quando non c’è, uno se la inventa e dice “c’è la notte”. Arturo era uno che inventava, io volevo essere Arturo ma ero un altro, e stavo con lui per essere lui, non come lui, perché Arturo non accettava paragoni. (La discendenza – sarebbe questo il metro della similitudine, che si assottiglia nella metafora?) C’eravamo solo Arturo e io,…

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Bolagnisti Anonimi – La playa di Sonora

Conobbi Roberto Bolaño nel 2010. Lui era morto da sette anni. Io ero reduce da sei mesi di scarsa lettura, praticamente nulla, a Granada. A posteriori sarebbe stato facile trovare una spiegazione a questo blocco del lettore: la vita premeva più forte delle lettere sulle pagine dei libri, richiedeva una presenza radicale, senza la possibilità di rimandare nulla. Avevo letto giusto qualche poesia di García Lorca e alcuni articoli di Rolling Stone Espaňa. Il ritorno alla vita di tutti i…

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Bolagnisti Anonimi – BBC

Prologo Cortázar è ovviamente in ritardo. I Non vogliono mangiare in un tavolo da 3. Vogliono mangiare in un tavolo da 4 per stare più comodi. Uno è cieco. Uno è quasi due metri. Uno è malato. Sono scrittori famosi. Si accordano per la seguente disposizione: da una parte Cortázar e una sedia vuota, dall’altra parte Borges e Bolaño. (Non sarebbe stato più logico mettere la sedia vuota davanti a Cortázar, così stendeva le gambe?) Chiedono di spegnere la televisione….

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