Principio di indeterminatezza. Certi intellettuali pensano che la pornografia sia immorale. Tuttavia, un certo barocchismo, una certa ricercatezza e premura nel disprezzo di ciò che non aderisce a una morale, un indisciplinabile gusto nel giudicare, infamare, tutto questo è pornografico almeno quanto un film pornografico. Soprattutto, questi certi intellettuali, hanno la decenza – ancora oggi? – di sfogarsi in un eloquio vocabolaristico, con spruzzi di scientismo letterario, riducendo “cazzo”, un vocabolo così ricco foneticamente in uno spazio così breve, a: c***. Alla parola fica, questi certi intellettuali sbavano (e intostano!).

I nomi. L’esistenzialismo sta alla fine dei nomi, quando non possiamo o sappiamo o riusciamo più a sentirci dentro un solo nome. Allora iniziamo a esistere – e quindi a morire.