Mentre impazzano i preparativi per il secondo numero di O Metis (correzioni, recisioni, esecuzioni – il tutto sarà recapitato ai cari collaboratori appena dopo l’assunzione di maria nazionale*), un numero pieno di inediti e traduzioni, con una sorprendente sezione sezione Kant ovvero Can’t  ed una presentazione fisica i cui dettagli verranno fuori prossimamente.

Mentre dunque impazzano le recisioni, ecco due idee lampeggianti per il terzo numero: il nastro di Moebius in copertina, ed un passaggio da Roberto Bolaño, Los detectives salvajes, da tradurre e trasformare**:

“[…] Ernesto San Epifanio dijo que existía literatura heterosexual, homosexual y bisexual. Las novelas, generalmente, eran heterosexuales, la poesía, en cambio, era absolutamente homosexual […]
Dentro del inmenso océano de la poesìa distinguía varias corrientes: maricones, mariquitas, locas, bujarrones, mariposas, ninfos y filenos. Las dos corrientes mayores, sin embargo, eran la de los maricones y la de los maricas. Walt Whitman, por ejemplo, era un poeta maricón. Pablo Neruda, un poeta marica. William Blake era maricón, sin asomo de duda, y Octavio Paz marica. Borges er fileno, es decir de improviso podía ser maricón y de improviso simplemente asexual. Rubén Darío era una loca, de hecho la reina y el paradigma de las locas.”

Dunque buon agosto “animali infami, panze indolenti, fratelli”.

*Cosi dice il doc.
** Una cosa è certa: Bolaño conosce le lingue straniere meglio di Juan Villoro.