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[Praga, 1. VIII 20.]
Domenica

Anche così mi piaccio poco, sto qui seduto davanti alla porta della direzione, il direttore non c’è, ma non mi stupirei che uscisse e dicesse: “Lei non piace neanche a me, perciò la licenzio”. “Grazie”, risponderei “ne ho un urgente bisogno per un viaggio a Vienna.” “Vedo”, direbbe lui “adesso mi piace di nuovo e ritiro il licenziamento”. “Ahimè”, obietterei “allora non posso partire” “Ma sì”, direbbe lui “perché ora di nuovo non mi piace e la licenzio”. E sarebbe una storia senza fine.

F. Kafka – Lettere a Milena
(Ed. Oscar Mondadori – a cura di Ferruccio Masini, traduzione di E. Pocar ed E. Ganni)