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Amici di Crapula, ribollono in pentola gli ingredienti del terzo numero di Ô Metis – Raggiro/Ritorno. Quindi, non ci resta che attendere.

Nell’attesa mi preme dire una cosa riguardo al nostro lavoro (è una parola orribile, ma sopportate!). La rivista  Ô Metis è un progetto di scrittura, dove quest’ultima è insieme il contenuto e il contenitore, nella quale tentiamo di farci carico delle cose che diciamo e di sopportarle con leggerezza. Non è facile, talvolta, accettare certe scelte letterarie, è come fare la guerra a sé stessi, e in certi casi bisogna dire di no e respingere il testo, in altri casi (propriamente, quelli dei testi accettati) si lavora sul testo. Il fatto di avere scelto per il secondo e terzo numero una sorta di filo rosso tematico, che attraversi i testi facendosi ogni volta più o meno evidente, fa della scrittura e revisione del testo qualcosa di più che un copia/incolla da Word.  Ora, veicolare un testo su un tema o al contrario trovare tra il tema e il testo delle concordanze sottilissime (quasi impercettibili), non è un’impresa da poco, soprattutto quando si cerca di strutturare ogni passaggio e insieme di cercare delle vie di fuga dalla struttura stessa. Insomma, è questo il calderone di Ô Metis – Raggiro/Ritorno. In più, questo va detto perché è una cosa rara, i nostri collaboratori si sono subito adattati al modo di fare di Crapula, non hanno mostrato reticenze se gli abbiamo proposto, a volte, soluzioni drastiche ai testi, ma anzi lavorando da un punto all’altro dell’Europa (grazie al Web, ma non santifichiamolo!), distanti e in molti ancora-non-conosciuti, hanno poi trovato loro stessi soluzioni, senza forzature. Questa è una grande cosa!