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letteratura e altri buchi.

letteratura e altri buchi

Apocalittici e attuali

C’è anche la possibilità di sedersi sulla riva del grande flusso informatico, senza lamentarsi e senza giustificarsi. Senza obbligo di meditazione, senza dover intraprendere azioni benefiche, senza preoccuparsi troppo di quel che si mangerà o si berrà. Limitandosi a praticare ciò che si appaga di se stesso. E guardare, includendo chi guarda in ciò che guarda.  Tentare cautamente di accertare se il soggetto che guarda è nostro ospite o se siamo noi a essere ospiti suoi. Cedergli il passo e…

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letteratura e altri buchi

Cannibali

Dai deliri declamatori[i] dei tre protagonisti di Cannibali si evince che quello di Régis Jauffret è un romanzo di ruminazione nel quale nessuno mangia niente (o quasi), ma tutti agognano il pasto. Il piatto principale, Geoffrey, ex fidanzato di Noémie e figlio di Jeanne, è pregustato, annusato, inseguito con l’acquolina in bocca dalle due sfrenate Erinni (o Baccanti?) che lo eleggono a capro espiatorio, a emblema del male, a nemico da divorare attraverso un omicidio che assume i contorni del…

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letteratura e altri buchi

Flipper di Jerzy Kosinski

Le storie di Jerzy Kosinski sono superfici di acciaio riflettente, e Flipper non fa eccezione: da questo romanzo proviene un vago calore, per quanto raccontato con un distacco chirurgico, e una timida partecipazione alle vicende emotive dei personaggi, anche in questo caso (come già accade in Oltre il giardino, L’uccello dipinto, Passi) divisi tra una esistenza di superficie e una realtà interiore con cui si devono confrontare. La musica non ha esigenze. I compositori sì. Flipper è incentrato sui giochi…

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letteratura e altri buchi

“Le tredici lame” di Abercrombie: storie di un mondo brutale

Si sforzò di mantenere una voce calma mentre altri tre uomini si accalcavano dietro Mason. Cercavano di sfoggiare un’aria minacciosa, ma la stanza era troppo piccola e riuscivano solo a essere a disagio. Uno aveva la faccia butterata da bruciature d’olio e gli occhi a palla, un altro indossava un cappotto di pelle troppo grande, si ingarbugliò con una tenda e finì quasi per strapparla agitandosi, e l’ultimo teneva le mani in tasca, con l’aria di chi ci nasconda dei…

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letteratura e altri buchi

Il sifone blu o l’arte dell’incanto

La sera di quel giorno, un venerdì, ero andato al cinema, un cinema del teatro dove davano un film di cui sapevo appena come s’intitolava e che era stato apprezzato dal «Tagblatt» o dall’«Abendshau». Dovevo essermi confuso perché il film era bislacco, ben più che strano, non il mio genere. Ed ero l’unico in sala.  Forse allora era un lunedì. Mi ero seduto davanti, al solito in primissima fila, perché mi piace annegare nello schermo. Dopo essere annegato nello schermo,…

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Crapula Edizioni, Filologicon Crapula, letteratura e altri buchi, Lupus in Crapula

Il Contatore

Disclaimer: questo articolo non è scritto da Alfredo Zucchi (AZ), impegnato nella venerazione obliqua del baccalà; l’autore non è Antonio Russo De Vivo (ARDV), disperso nel dark-web; non è vergato da Andrea Zandomeneghi (ZA), il quale è impegnato nella lettura propedeutica di Giovanni Duns Scoto; né scrive Luca Mignola (LM), il suo ghost-writer si è licenziato. *** Chiamatemi il Contatore. Vivo esclusivamente del calcolo percentuale delle visite, dei clic, delle statistiche sulla permanenza dell’utente sulla pagina che sta visitando o…

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Rainer Maria Rilke – Lettere a un giovane poeta

Rainer Maria Rilke Lettere a un giovane poeta Traduzione di Marco Rincione *** Testo originale: R. M. Rilke, Briefe an einen jungen Dichter, mit einem Vorwort von Joachim W. Storck, Zürich: Diogenes 1997 *** 1. Parigi, 17 febbraio 1903 Egregio signore, la sua lettera mi ha raggiunto solo alcuni giorni fa. Voglio ringraziarla per la sua fiducia, grande e cara. Ci riesco a malapena. Non riesco ad approcciarmi al suo tipo di versi poiché ogni intenzione critica mi si fa…

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letteratura e altri buchi, Lupus in Crapula

Houellebecq contro il romanzo tradizionale

“Si può opportunamente paragonare il romanzo tradizionale a una vecchia camera d’aria che si sgonfia nell’acqua. Si assiste a uno svuotamento generalizzato e debolissimo, come una specie di suppurazione di umori, che alla fine produce solo un confuso e arbitrario nulla.” [Michel Houellebecq, H.P. Lovecraft. Contro il mondo, contro la vita (1991-2005), trad. it. di Sergio Claudio Perroni, Milano, Bompiani, 2016 (I edizione, 2005), p. 68] *** In collaborazione con Correzione di Bozze & Editing

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Bagattelle per un massacro. Céline

“Per molto tempo ho cercato di spiegarmi perché Bagatelles pour un massacre fosse l’unico libro veramente infernale prodotto dalla letteratura francese dopo Choderlos de Laclos.” [Ugo Leonzio, Dolore e corruzione, in Bagatelle per un massacro, p. 7] “Il mondo è pieno di gente che si dice raffinata e che poi non è, ve l’assicuro, raffinata neanche tanto così. Io, servitor vostro, credo davvero di esserlo, un raffinato! Sputato! Autenticamente raffinato! Fino a poco tempo fa, facevo fatica ad ammetterlo… Resistevo……

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La terra di Uz

Quella notte, nel sogno, ho sentito le mie mille stupide illusioni. C’era un respiro, poi una voce che si lamentava. Mi addormentavo e mi svegliavo. Sono rimasto ore in ascolto della voce di Dio. Avevo lasciato la porta aperta, ho aspettato invano almeno uno degli angeli del Signore. Ma non ho sentito niente. Quando si è fatto il momento sono sceso dal letto. Non era ancora l’alba. Ritrovavo a memoria le parole dei salmi: Signore fammi giustizia, nell’integrità ho camminato,…

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