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F. Kafka – Lettere a Milena, p6

[Merano, aprile/maggio 1920]   Cara signora Milena[1], innanzitutto, prima che lei legga nella mia lettera qualcosa che non corrisponde alla mia volontà, le dico che da circa quattordici giorni soffro di un’insonnia che si fa sempre più forte; in linea di principio non me la prendo, periodi del genere vengono e vanno e hanno sempre alcune cause (secondo il Bädeker può trattarsi – è ridicolo – anche dell’aria di Merano), più di quante gliene servano, anche se queste cause sono…

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letteratura e altri buchi

Godbody

Questa è la risposta! La risposta non è ricevere e conservare, ma ricevere e dare. La risposta non è salvare e preservare, ma crescere e cambiare. Godbody racconta una di quelle storie che, per quanto risapute e riferite milioni di volte, non perdono mai in freschezza e ribadiscono ogni volta la loro necessità: volano talmente alto e scavano tanto nel profondo da raggiungere una statura intima e mitica. Come l’Ospite del Teorema pasoliniano, o il Quinto Evangelio nascosto e allo…

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letteratura e altri buchi

Dostoevskij, le patologie dialogiche del sé e l’altro da sé con plus di alterità – gli animali.

La formula di partenza in sintesi Anzitutto mettiamo a punto il dispositivo concettuale disortopneumatologico che percorre trasversalmente tutta l’opera di Dostoevskij; per farlo – invece di astrarre e strologare fumosamente – è bene da subito incarnarlo. Scelgo per comodità l’esempio di Rodion Romanovič Raskol’nikov, il protagonista di Delitto e Castigo, perché è uno dei simboli più lineari della nullificazione dell’altro e dei suoi tragici risultati e risvolti: la spina dorsale del romanzo riguarda proprio l’angosciosa, enigmatica ed esiziale questione della…

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Il giorno della nutria – Andrea Zandomeneghi
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letteratura e altri buchi

Io non vedo niente (II) – Fedor D.

Io non vedo niente (II). “Arrivammo a Lucerna e si andò in barca sul lago. Una bella passeggiata, ma triste”. “Perché? Non capisco”, disse Aleksandra. “Non so… trovarmi al cospetto di una natura così rigogliosa mi ha sempre messo in uno stato di grande agitazione. Del resto, a quel tempo, ero ancora sofferente.” “Ebbene”, disse Aglaja, “io vorrei vederlo con i miei occhi un paesaggio del genere! E chi sa quando andremo all’estero! Sono due anni che non riesco a…

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letteratura e altri buchi

D’eternità o d’avanguardia?

Qualche giorno fa, dopo lunga attesa e vari piccioni viaggiatori – a noi piace l’idea che da qualche parte  nel mondo meccanizzato i piccioni rechino ancora messaggi! – finalmente è arrivato un atteso commensale, si è seduto a tavola con noi, già cotti, e ci ha dato questo foglietto: D’eternità o d’avanguardia su F. Dostoevskij. Ci siamo guardati, io e Fharidi, e abbiamo esultato: “Finalmente!” Poi ci siamo accorti che non ricordavamo più il suo nome battesimale. – Eppure, un nome…

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