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Crapula Edizioni

Nella notte, divorato

Ci sono le vene del collo che pompano decise. C’è questo suono che rimbomba nelle orecchie, più forte di quello del mio respiro affannato. C’è la gola che si torce fin nelle ghiandole e c’è la lingua che è come carta attaccata al palato. C’è una sorta di pneumatismo in tutto questo. Sono nel momento esatto in cui smetto di essere ubriaco e in cui canto per non mettermi a piangere. Cammino, perché ho corso abbastanza. C’è il suono delle…

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Mise en abîme

Per tredici anni casa mia è stata la strada. Casa mia, di notte, prima di fare ritorno, in un viaggio lungo dieci minuti, alla casa vera. La strada si confonde spesso nell’immaginazione con il getto caldo di una malinconia. Risate, fumate, panico. Viaggi lunghi ore, viaggi nel silenzio, viaggi senza meta né ricerca. Viaggi per andare. «Andare è tornare a venire» dicevamo. Tornato a casa tra le pareti. Quell’odore di famiglia, inconfondibile, più sacro del DNA e comunque meno oscuro,…

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Il crogiolo

C’eravamo solo io e Arturo. La dispersione, il risparmio di fiato e la fame. La notte. C’è sempre la notte, anche quando non c’è, uno se la inventa e dice “c’è la notte”. Arturo era uno che inventava, io volevo essere Arturo ma ero un altro, e stavo con lui per essere lui, non come lui, perché Arturo non accettava paragoni. (La discendenza – sarebbe questo il metro della similitudine, che si assottiglia nella metafora?) C’eravamo solo Arturo e io,…

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