È successo tutto più o meno così. Ci arriva questa lettera, noi pensavamo qualche polemica, invece erano poesie. Con i tempi che corrono? Ci siamo chiesti qui, a Crapula, in Vacca pezzata. Stavolta, però, il mittente è stato così premuroso da allegarci qualche parola sulle sue composizioni. Credetemi, questa è una vera rarità. Non riporterò il testo della lettera per intero, ogni tanto è conveniente risparmiarsi l’immane lunghezza, vi trascrivo alcuni stralci.

“La poesia resta, a mio parere, il luogo in cui la sperimentazione della parola diventa possibile senza intermediari o espedienti […] il corto circuito, nelle sintassi poetiche nuove, diventa argomento privilegiato e punto di partenza dell’atto scrittorio […] ci si resta, in questo bozzolo di idee in cui la libertà di Cultura&Natura&Corpo ci sospinge a cogliere altro, l’altro, la dimensione effimera dell’esistere o del nulla, o viceversa, del tutto e del sublime.”

Ah, dimenticavo una cosa: la nostra nuova residente qui, in Vacca pezzata, ha la firma e il tocco di chi va sulla punta dei piedi: Lightly dice di essere.

 

Buona lettura, lettori!

staring 3 imago

 

Staring 3

..raccoglievo le

bucce

di

ciliegie morte,

nidi o arnie,

straziati

stracci

di scarpe calpestate.

Chi nutre cosa,

al degré zéro

annega

nel blu

l’adagio

rumore

di figli sommersi

e sale brullo

come un sole che nasce:

la guerra è sorda,

sepolta e turgida..

mentre aspettava

rabbiosa

l’elegia

di un domani senza fili.

Lightly