Urla – sulla sua  faccia

la guancia rialzata

a mezz’aria e tesa

sopra il naso e gli occhi

ripiegati alati sotto le ciglia

sgargianti di luce

sospesa là sotto sconcia

dove nella sua metastasi

un fiore sboccia

e profuma intorno l’aria

abbagliata davanti e l’ombra

che si specchia da fondo

e ride nelle pieghe irrorate

dal pianto sulla ferita.