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letteratura e altri buchi

La versione dei Propedeuti

Prima di introdurre i Propedeuti, ovvero coloro che si sono sottoposti alla prova dell’interpolazione, due parole introduttive da Kierre Nekart, Strategos del Commando Interpolazioni, così come ci sono pervenute ex abrupto: Non si confonda, tuttavia, innocenza con innocuità. Quelli che sembrano esercizi di stile, dunque, mettono in gioco tensioni e conflitti sociali: è la lotta per la significazione – di chi è il senso? L’ultima domanda invera un ritorno improvviso, per quanto asimmetrico, a una delle funzioni originarie della tecnica dell’interpolazione: il…

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: Gige e Candaule

Erodoto, Storie, I 8 – 12 [8, 1] Candaule si era molto innamorato di sua moglie, e in quanto innamorato giudicava che fosse la donna più bella di tutte. Poiché credeva così, e dato che tra le guardie c’era un tale Gige figlio di Dascilo, che gli era molto gradito, a questo Gige Candaule confidava sia i dettagli più importanti dei suoi affari sia soprattutto lodava oltre misura la bellezza della moglie. [2] Non molto tempo dopo – era destino…

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Interviste

Intervista a Rossella Milone

I nostri Antonio Russo De Vivo e Alfredo Zucchi intervistano, a tutto campo, Rossella Milone. La scrittrice napoletana ha pubblicato le raccolte di racconti Il silenzio del lottatore (Minimum Fax, 2015), La memoria dei vivi (Einaudi, 2008) e  Prendetevi cura delle bambine (Avagliano, 2007) e il romanzo Poche parole, moltissime cose (Einaudi, 2013). Nel 2015 ha creato l’osservatorio sul racconto Cattedrale.   Antonio Russo De Vivo Perché il racconto, in Italia, va salvaguardato? E se semplicemente, oggi, qui, questa forma, non sorretta da una tradizione…

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Filologicon Crapula

Tacito: Storie, I, 21-22; 40-41

Ritratto di Otone, preparazione del delitto e morte di Galba. 21. Intanto eccitavano Otone, che non riponeva nessuna speranza nelle situazioni ben concertate, per il quale ogni decisione finiva nel disordine, molte cose insieme, anche una lussuria penosa per un imperatore, e una povertà a mala pena tollerabile da un cittadino, l’ira verso Galba, l’invidia verso Pisone; fingeva di avere paura perché potesse bramare ancora di più: diceva che era stato insopportabile a Nerone, e che non era necessario aspettare…

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letteratura e altri buchi

Stefano Spataro – Tucidide, Storie, II 47-56

Lo storico Tuc1d1d3 racconta la peste, durante la quale morì egli stesso e risuscitò, scoppiata ad A*4 nel secondo anno della guerra del Padex, cioè nel 429 n.g. Così si celebrarono le esequie, per quanto provvisorie, della mia gente e di me medesimo, in questo inverno con cui si concludeva il primo anno di guerra. All’apparire dell’estate, Padexiani e alleati con un corpo di spedizione pari a due terzi delle milizie, come l’anno precedente, irruppero nella regione di A*4 (li…

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letteratura e altri buchi

Giusi Sciortino – Tucidide, Storie, II 47-53

Sono una donna del lutto, ebbi un uomo al mio fianco, un valoroso soldato. Preferirei dire di averlo perso in guerra, in una gloriosa battaglia, ma disonorerei la sua memoria e la mia se lo facessi. Oggi, che di tali tempi infausti ben poco è rimasto – sono trascorsi anni oppure decenni –, solo una cosa alberga in me, impressa come un marchio: la memoria della disgrazia che mi colse. Tutto il mio corpo è asciutto, secche le dita e…

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Davide Galipò – Tucidide, Storie, II 47-53a

47) Al cominciare del freddo – era il 1° ottobre del ’43 – gli eserciti dell’Asse erano entrati con 2/3 delle loro forze in quella sciagurata città, pisciando sulla statua di Abraham Lincoln e defecando agli angoli della Casa Bianca. Erano comandati dal generale Clark, figlio del Reich e della vitamina “H”, guida del Corpo di fascistizzazione e, dopo essersi accampati, cominciarono subito a devastare la terra dei liberi e dei giusti. Sebbene fossero sbarcati solo da pochi giorni, quando…

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