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Il babbo diceva che l’uomo è la somma delle sue sventure. Un giorno ti viene da pensare che la sventura prima o poi si stancherà, ma allora la tua sventura è il tempo, diceva il babbo. Un gabbiano attaccato a un filo invisibile teso nello spazio. Ti porti nell’eternità il simbolo della tua frustrazione. Allora le ali sono più grandi, diceva il babbo, ma chi sa suonare l’arpa?

da: William Faulkner, L’urlo e il furore.
Ed. Einaudi – Tascabili. Traduzione di Vincenzo Mantovani