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Crapula Edizioni

L’oro nel portacenere

Quando le ossa della schiena lo svegliavano, s’alzava dal letto e sedeva a notte fonda alla tavola già apparecchiata dove c’era sempre una bottiglia di vino nero ad aspettarlo per dividere il silenzio. Lì capiva che la bottiglia esprime sempre la malinconia universale dell’essere uomo e solo successivamente quella soggettiva dell’essere vecchio. Eppure se l’essere vecchi è una dimensione pubblica, l’essere ubriachi per lui era un fatto privato, così viveva con discrezione quella condizione da alcolizzato, tanto che nessuno l’avrebbe…

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letteratura e altri buchi

Annie Ernaux. Le parole e il tempo

Prima di cominciare questa lettera provavo nei tuoi confronti una forma di tranquillità che si è ormai disintegrata. Sempre più, nello scriverti, mi sembra di incedere nel pantano di una landa spopolata come nei sogni, dove tra una parola e l’altra devo percorrere uno spazio riempito di una materia incerta. Ho l’impressione di non avere una lingua per te, di non saper parlare di te se non attraverso la negazione, in un perpetuo non-essere. Sei fuori dal linguaggio dei sentimenti…

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Lo Sgargabonzi: ridere di gusto e «col groppo in gola»
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Lupus in Crapula

Cave Canem: scrittori di attualità

Scrittori che parlano di attualità. (1) Attualità è per loro ciò che accade hic et nunc (IDEALISMO – POLITICA DI MATRICE HEGELIANA – MARX E LE DESTRE – COMUNISMO vs FASCISMI). Ma se chiedi loro che cos’è l’attualità, ecco che ti cacciano fuori la parolina magica: l’universale. Eppure mi sembra (santo santo santo santo è Ser Maclavello) che l’attuale sia concernente solo il momento – his quod carpendum est – mentre l’universale valga per sempre, sia unità di misura, piuttosto…

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Lupus in Crapula

Tre divagazioni

Non ce ne siamo dimenticati del venerdì del milite ignoto. Oggi: tre divagazioni. 1° divagazione: In fondo, perché scegliere una data ricorrente? Per non dimenticare, è questa la risposta, non ce n’è un’altra. Dimenticare e ricordare – il tempo, in breve. Perché siamo qualcosa senza il tempo? È una condizione il tempo, anzi la condizione che domina. Eppure, per determinarlo bisogna dire: “Oggi piove”. Una condizione, però, è necessaria – è un fatto di libertà. 2° divagazione: A condizione che…

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Filologicon Crapula

Tempo e arpa

[no comment] Il babbo diceva che l’uomo è la somma delle sue sventure. Un giorno ti viene da pensare che la sventura prima o poi si stancherà, ma allora la tua sventura è il tempo, diceva il babbo. Un gabbiano attaccato a un filo invisibile teso nello spazio. Ti porti nell’eternità il simbolo della tua frustrazione. Allora le ali sono più grandi, diceva il babbo, ma chi sa suonare l’arpa? da: William Faulkner, L’urlo e il furore. Ed. Einaudi –…

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Lupus in Crapula

(senza titolo)

[senza foto] Ex abrupto Non è, in fondo, quel che cerchi, poeta, riversare il tuo umore, ambiguo liquore tra seni travolti, in un corpo felice di averti? Taglia corto ogni discorso. Questa è la speranza: tacere la svista, l’errore. Perchè vuoi posserdere il dentro, mucoso buco eiaculato, pur di non parlare. Come uomo, appena incarcerato, guarda oltre le sbarre del suo ritiro il mondo, che fuori esulta libertà. Così, poeta, rifiutato il giudizio, le hai odiate e, allo stesso tempo,…

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L’oro nel portacenere
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Lupus in Crapula

Tempo ciclico e tempo morto: “non siamo stati ancora salvati”.

La salvezza o il suo contrario, la morte, il loro accadere e raprresentarsi sono umani, uno potrebbe ancora dire. A me, invece viende da chiedere: riuscite a immaginare un animale, che pensa alla morte o chiede per sè una salveza che non sia la fuga? Lo trovereste ridicolo, no, voi passanti qui e altrove? Certo, lo trovereste! Ed è altrettanto sicuro che non sbagliereste nel giudicare così, perchè null’altro ci resta, ut videtur, che tempo solo per lavorare e mai…

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Lupus in Crapula

Mi ritrovai per la Foresta Nera, ché la via era finita.

Oggi, a Crapula, una vecchia conoscenza. Ha cambiato nome, sì, prima diceva di voler avere a che fare con la luce, poi però addentratosi nella Foresta Nera ha deciso di darsi nuovo nome, altro. Che volete che sia, non siamo mica dei platonici nostagici, qui. Eccolo dunque, M Zyklus – conoscitore di Martin Heidegger come ancora pochi. E proprio riguardo al filosofo tedesco che si pose il compito di ritrovare l’Essere perduto o obliato (interrotto), così scrive. “L’arte non riproduce…

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