Crapula Edizioni

La noce pirata

«Signore, sta sanguinando dal naso!». La goccia di ferro cadde nel bicchiere e fiorì come una nuvola. Lui, l’uomo, il naso, tirò e ingoiò. Poi bevve il bianco senza accorgersi dell’intrusione. «Gente, correte», strillò ancora la donna, «il Signore sta sanguinando dal naso!». La galleria fu percorsa da uomini e donne che, con distinzione, curiosarono sul fatto. Lui, l’uomo della goccia, guardò la donna e portò mano alla narice. C’era, il sangue. E per la prima volta lo vide. Rosso…

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Jakob il pianista

L’ultima volta che suonò lo fece in braccio agli dei. Percorse in successione, fra pezzi neri e bianchi, tutte le possibili indoli umane. E si arrestò inatteso sulla nota. Perché gli parve il miglior ponte verso gli inferi. Lo tenne dentro, il tasto, fermo e dimenticato come un coito distante. Mentre nel teatro vibrava il suono che afferra dio per i peli delle narici, mentre gli altri musicisti accoglievano l’estro come il pugno a nocche dure dell’imponderabile. Lo zigomo si…

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La custode
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Crapula Edizioni: Il presente (VI)

Eccoci. Proprio ora, in extremis, il munaciello si rende utile. Il presente (cinque, quattro, tre, due, uno) Ho le mani rosse, e se tocco i numeretti d’oro o li si sporco o li metto a nudo. E’ un’unghia a portarmi qui, l’unico pezzo che stona come un tombino conficcato male in strada, e lo smalto, prima che vezzo, è vernice e non inganna. Di questa porta che m’ha sempre visto, io non conservavo disegni fino ad ora. E manco ora, che…

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Crapula Edizioni: Il presente (V)

E questo è il penultimo. L’immane lunghezza, qual’è il posto della letteratura di lunedì sera? È questo. Questo qui, qua sotto, nella vignetta (a Yalta, dove pure si decise il destino del cacio sui maccheroni).     Il presente (sei, quattro, tre, due, uno) A quanto pare l’asciugai io, e le tolsi le alghe dai capelli prima che lei stessa si facesse alga. Ma questo non conta, a quanto pare, adesso, e dopotutto credo anche che rientrasse nei miei taciti compiti. A…

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Crapula Edizioni: Il presente (IV)

Encore et encore. La quarta de Il presente.  Il presente, di Ciro Monacella (qui gli altri episodi: uno, due e tre, cinque, sei). Al matrimonio di sua sorella eravamo a tavola con un po’ di gente grigia, che pigliava colore solo alla nuova portata, specie se di carne. Ma giusto per i riflessi dei vassoi. E Sara era moscia: era un po’ di tempo che le mancava quella vivacità da fiorellino di scogliera inchiodato sulla spalla. Temevo che con me si annoiasse,…

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Crapula Edizioni: Il presente (III)

Eccoci al terzo episodio – buona la terza – de Il Presente. [Allo stesso tempo* per ribadire che lavorare, e collaborare con autori, scrittori – crapuli – è per noi onore e dovere, vi rimandiamo ad una muy frizzante rubrica del Muna. *Nota per i più godurioni tra i crapuli: intorno a questa locuzione, “allo stesso tempo”, si sviluppa uno dei più interessanti testi di Jacques Derrida, Ousia e grammé. Nota su una nota di Sein und Zeit (J. Derrida,…

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Crapula Edizioni: Il presente (II)

Il presente. Qui il primo. Buona lectura et crápula. (El potrero y la pelota no se manchan). Io oggi sono tornato a casa prima, dall’ufficio, di dieci minuti, giusto perché i mezzi erano puntuali, oggi. La bicicletta l’ho vista poggiata al pino, lasciata così in fretta come quando Giulio torna a casa solo per andare a bere. Però poi la piglia e se ne va di nuovo con quella distrazione che fa da specchio a tutto ciò che gli si…

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Crapula Edizioni: Il presente (I)

  Il presente Quella donna è matta. Avesse speso più parole, non dico quindici, ma almeno sei, tipo un forse, un quasi. Se m’avesse detto una circostanza, disegnato un’ipotesi, per quanto personale fosse stata l’avrei almeno azzannata, l’ipotesi. Invece. Quella donna è matta. Talmente condanna che assolve pure, come una testa che mi rotola in petto, ed io boia. Eppure sul ponte era stata davvero un po’ matta. E pure al matrimonio della sorella, quando balzò nella fontana e prese…

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