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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: doppia Metis

È possibile avere un secondo proemio? Se qualcuno cercasse la seconda parola che meglio afferra il flusso verticale e precipitoso dell’Iliade – la prima è chiaramente: ménin, l’ira, posta a fondamento della sedicente letteratura occidentale –, la risposta sarebbe corpi, o meglio, ciò che resta di loro, ombre di corpi, tàs psychàs (Iliade I, 3) – parola che a mio giudizio è errato e per nulla confacente alla poesia omerica tradurre con vite o anime, dato che nell’Ade giunge solo…

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Crapula Edizioni

Scontro al Vertice (VIII): Il Concilio

Sono McMetis, e comincio sempre da qualche parte. Oggi, con questa macchina nera – aerodinamico infallibile carro acheo! – vado a un incontro, che uno di loro mi ha comunicato, al telefono. “Non portarti i remi, si va sul carro.” Mi ha detto, per convincermi e strapparmi un sorriso. Io non rido. “Adelante” ho detto alla voce nel telefono. Poi, mi ha istruito sul Concilio. Ha usato cifre. Ha detto, nella voce sembrava un ragazzo: “Domani vengo io con te,…

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: Pindaro, Olimpica VII (vv 20 – 53)

Dedicata a Diagora di Rodi, pugile, oggi, per voi atleti dell’arte, una lettura ginnica. L’esercizio è l’ambiguità. Il punto è questo: noi accettiamo che questi greci non fossero perfetti. (Ora, certo, è facile ribattere ad un’affermazione così generica, eppure non incasellata). Ciò comporta un processo di conoscenza  inverso, dove per accettare non si intende sottomettersi, quanto prendere il fatto per come appare, cercando non di trovarne i corrispettivi moderni o – come alcuni strutturalisti, generis Vernantis – fare in seguito…

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: Esiodo, Opere e giorni (vv 69 -82)

Il brano tradotto da me è preso da: Esiodo, Opere e giorni – ed. Garzanti. Potete trovarlo nel web qui Cosi disse; quelli ubbidirono a Zeus Cronide signore. Allo stesso momento dalla terra plasmava[1] l’illustre Zoppo un corpo simile a una vergine rispettabile per volontà del Cronide; mentre la vivificava e l’adornava la dea glaucopide Atena; intorno le dee Grazie e Persuasione signora posero sulla pelle collane d’oro; mentre intorno le Ore dai bei capelli la coronavano con fiori primaverili;…

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letteratura e altri buchi

L’albero della memoria

La storia del pensiero e della parola occidentali inizia con un inghiottimento. È un mito e in quanto tale il tempo reale, circolare, s’intreccia con un tempo metacronico, che potrebbe essere ora o potrebbe non essere affatto, ma che taglia trasversalmente, incide ferite – scatena urli. D’altronde esiste oggi un paradosso più dilaniante del tempo? L’inghiottimento. Nel terrore che si ripetesse l’evirazione di cui era stato artefice nei confronti di Chronos – il tempo circolare, il buco nero, tutto ventre…

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