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letteratura e altri buchi

Houellebecq à la carte. Significazioni gastronomiche in “Sottomissione”

Tutto ciò che viene mangiato è oggetto di potere. Elias Canetti, Massa e Potere. La copiosa disseminazione di elementi inerenti al campo semantico alimentare per l’intera lunghezza del testo in oggetto, Sottomissione di Michel Houellebecq, sollecita un’analisi da un insolito angolo visuale. La ricorrente presenza gastronomica, oltre ad accompagnare contesti accessori, s’impasta strutturalmente con le tematiche di fondo del romanzo informando anche le sue gemmazioni collaterali. La descrizione della crisi non più reversibile di un Occidente culturalmente in macerie, della…

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letteratura e altri buchi

Maurice Blanchot e l’esperienza della scrittura

Maurice Blanchot, romancier et critique. Sa vie est entièrement vouée à la littérature et au silence qui lui est propre. Frammento autobiografico. L’ immaginario non esiste. Blanchot, L’Espace Littéraire. La vraie vie est absente. Rimbaud, Vierge folle. Maurice Blanchot (1907-2003) è sfuggente a qualsiasi tentativo teorico che voglia fornire un’immagine univoca d’autore, cioè dell’autore per l’autore (inteso come diretto creatore e “responsabile” dell’opera). Le opere più importanti, e cioè La part du feu (1949), L’espace littèraire (1955), Le livre à…

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letteratura e altri buchi

Storia commentata del mio agosto critico

Storia commentata del mio agosto critico, letta (probabilmente misletta)[1] assecondando una vicenda di contemporaneo para-eroismo, divisa in punti per una più facile consultazione «È una parola.» ho pensato mentre cercavo di capire cosa cazzo mi stesse chiedendo Luca Mignola. «Ma poi sai che noia.» ho pensato mentre chiedevo a Luca cosa cazzo intendesse con «Perché non scrivi un articolo sulla critica?». Un articolo sulla critica. Dunque. L’aver dedicato il mese di agosto alla lettura intensiva di un pugno di libri…

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Lupus in Crapula

Metafisica, critica, fenomenologia

Priva di senso e senza spirito l’esperienza lo è solo per coloro che mancano di spirito. Per chi si accanisce a cercare, l’esperienza potrà forse essere dolorosa, ma non lo lascerà mai nella disperazione. (W. Benjamin, “Esperienza”)   Georges Perec trascorre la mattinata del 18 ottobre 1974 seduto a un tavolo che dà su place Saint-Sulpice, scrivendo. S’interrompe soltanto per trasferirsi da un bar tabaccheria al Café de la Mairie, attorno a mezzogiorno. È impegnato in un tentativo d’esaurimento di…

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Lupus in Crapula

Glorious Friday

Compadres, come già accaduto altre volte (qui e qui ad esempio) mi viene di condividere con voi certe illuminazioni notturne. In certi casi queste illuminazioni sembrano cose scontate, evidenze. Eppure c’è chi ha detto che “una tautologia non è solo una tautologia”. Allora, per riprendere il discorso sulla scrittura e sul romanzo (una cosa che ho accennato in un intervento recente sul blog del nostro amico Andrea Meregalli) vi devo raccontare un paio di fatti. Dice Cortázar, il Cortázar  cha ha…

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