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racconto breve

Crapula Edizioni

L’ultima notte della gazzella

Poi siamo andati al Carrefour. Dovevo mangiare qualcosa per placare la chimica, in più i lampioni fulminati intorno alla stazione mi stavano facendo salire le paranoie nere, come se la notte dovesse divorare tutto da un momento all’altro. Là dentro invece c’erano le luci bianche; le corsie e la roba in perfetto ordine mi davano l’impressione che non stesse andando tutto a puttane, che ci fosse ancora un senso netto delle cose. Andrea era accanto a me. Non parlava da…

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Anita

Ho conosciuto Anita in un tempo mitico, reso sacro dalle infinite varianti di chi assieme a me l’ha raccontato giorno dopo giorno senza requie, finendo per illudersi di averlo vissuto. Potrei dire che sono passati quindici anni da quando mi ha rivolto il suo primo sguardo, ma è una durata simbolica. Sottolineo che si è trattato di sguardi prima di tutto, poi di parole, un flusso continuo di cui solo ora avverto la vertigine. Aveva un modo strano di parlare,…

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Crapula Edizioni

La cosmologia dell’assenza

C’è una casa disfatta, all’incrocio di due strade, ci abitava uno che da bambino voleva essere un fantasma. Sua madre, in principio, fu colei che del ghiribizzo sospettò qualcosa, quando la mattina cominciò a trovare il letto del figliolo sempre intatto e il pigiama sempre impolverato, poi suo padre, una notte, che costretto alla veglia da un odioso virus intestinale registrò, raggiungendo il bagno, dei rumori venire dal soggiorno, e giunto che fu in sala vide il piccolo, coperto da…

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SciaquaRosa
20 Marzo 2019
Crapula Edizioni

Manifesto per una lega dei cuori gentili

Oggi pensavo a una Lega Nord Internazionale. Una lega dei cuori gentili, insomma, volta a scovare il Nord ideologico di ogni nazione. Il cuore del leghista è gentile come quello del grande ideologo, Claudio Gentile, e non ha nulla a che vedere con i gentili intesi nel senso degli ebrei: perché l’ebreo, come tutti ben sanno, rappresenta il sud del pensiero moderno. Queste tre righe sono di per sé sufficienti a costituire il nostro manifesto. A questa lega iscriverei i…

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Crapula Edizioni

L’invaso

Erano passati più di vent’anni da quando il lago era stato svuotato per l’ultima volta e il sindaco Mogavero, l’artefice dell’impresa, si era addentrato con troppa passione negli incartamenti per presentarsi adesso alla stampa senza quel tono tremante della voce e gli occhi bassi sulla dichiarazione che pretendeva di leggere pur conoscendola a memoria, parola per parola, tanto ne aveva sudato la stesura: «…è quindi ormai ufficiale, e lasciate che tenga questo “ormai” come un amico fedele, come un testimone…

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Crapula Edizioni

Signor Pacciani

Signor Pacciani fissa la casa del vicino, quelle linee dritte: esatte e regolari della costruzione, il prato disciplinato ad altezza due del tagliaerba elettrico di marca giapponese, la macchina di marca tedesca i profili delle cui ruote formano un angolo retto con il marciapiede; le grate chiuse, i vetri nitidi delle finestre, le tendine di pizzo con motivo geometrico abbassate, signor Pacciani fissa il contorno del camino cilindrico che si staglia contro la pulizia ipocrita del cielo, il cielo azzurro…

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L’oro nel portacenere

Quando le ossa della schiena lo svegliavano, s’alzava dal letto e sedeva a notte fonda alla tavola già apparecchiata dove c’era sempre una bottiglia di vino nero ad aspettarlo per dividere il silenzio. Lì capiva che la bottiglia esprime sempre la malinconia universale dell’essere uomo e solo successivamente quella soggettiva dell’essere vecchio. Eppure se l’essere vecchi è una dimensione pubblica, l’essere ubriachi per lui era un fatto privato, così viveva con discrezione quella condizione da alcolizzato, tanto che nessuno l’avrebbe…

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Internacional

Album

La faccia della madre. La bambola che buttò dalla finestra. Il libro che bruciò. L’acquario che svuotò in salotto. La bambola a cui strappò le gambe. Il primo psichiatra. La tazza con cui colpì la madre. La baby-sitter poco prima che se ne andasse. La nonna materna poco prima che se ne andasse. Il padre poco prima che se ne andasse. La faccia della madre. Il gatto che infilò nel forno. Il secondo psichiatra. Il primo asilo. Il bambino che…

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La grande incubatrice

La festa d’addio era da poco finita, gli invitati se ne erano andati lasciando sparsi per il salotto pezzi di torta mangiucchiata. Il substrato di luciferina faceva ancora brillare i caratteri dello striscione biologico: ‘Buon viaggio Matilde’. Matilde abbracciò la madre e baciò il padre, li salutò per sempre. L’uomo strinse la moglie a sé: erano orgogliosi che si sacrificasse in nome dei valori etici, morali e umanitari che con tanta dedizione e senso civico le avevano instillato. Le operaie…

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Crapula Edizioni

Vincitori

Con il termine Televisismo si designa un’eterogenea corrente letteraria nata in Italia alla fine del XX secolo. I televisivisti erano soliti inserire nelle loro narrazioni più o meno espliciti riferimenti alla televisione e alla sua influenza sulla società, in particolare quella italiana, spesso in associazione con esperienze di vissuto infantile. Coniato nel 2019 dal critico Arturo Sgarrelli nel volume La letteratura contemporanea e il modello dei media in Italia, il termine televisivismo ha nei primi tempi una connotazione neutra. Secondo…

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