Crapula Edizioni

Ma lasciarti non è possibile

Ero a Roma con un preciso scopo, anche se spesso tendevo a dimenticarlo. Quel sole caldo, i profumi della primavera e le piccole, stupide cose della vita mi spingevano a sprecare tempo e energie. Così non andava bene. Mi ripromisi di concentrarmi di più sulla mia impresa. Giunsi qui a Roma il quattordici marzo, dopo una settimana di viaggio – circa seicento chilometri in autostop. Perché non presi il treno? Semplicemente non ci pensai. Persi pure due notti a Firenze:…

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Riduzione dei resti

“Ti vedi, ti vedi vederti, ti guardi guardarti”. (Georges Perec, Un uomo che dorme) La lettera sarebbe arrivata prima o poi, era solo questione di tempo. Passavano gli anni e ogni tanto il pensiero tornava là, una persistenza nella memoria o una cambiale a lunga scadenza. Diciassette anni da quando papà è stato sepolto nel cimitero del paese. Molto tempo, se ci penso: è la vita di un ragazzo. Oppure poco, volato via senza gloria, con i cambi di ragioni…

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Forza Toro

Tutto ciò che vediamo o sembriamo non è altro che un sogno in un sogno. Edgar Allan Poe   Lunedì tredici novembre, il primo giorno di visite. Le otto e trenta, la gente sarebbe arrivata dalle nove in poi ma il signor Morella si rigirava ancora nel letto, gli occhi al soffitto, farfugliando frasi incomprensibili. Non era matto lui, no, e di certo non aveva sognato in quella notte che era finita insieme a tutto il resto, nell’oblio del nulla….

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Iggy Pop va alla montagna

Los Angeles (Kill City), CA. Ancora poche ore e per James, Iggy per gli amici, tutto sarebbe finito per il meglio. Dopo una vita passata tra lavori di fatica e interi cargo di prodotti chimici, ecco il colpo della vita: una colossale rapina alla Jungle Soft Inc. con l’ex baby-gang dei Take That, ricostituitasi per l’occasione in una jam session criminale. La ditta fabbricava microprocessori per bomboniere e impiegava solo immigrati clandestini messicani. Di lì la necessità di pagare le…

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Arrivo in ritardo

La casa di Christian era una spigolosa villetta a due piani con un rettangolo di giardino, uno dei tanti piccoli edifici unifamiliari costruiti in periferia negli anni Settanta, scatolette in muratura nate per accogliere, e presto spegnere, modesti sogni di evasione urbana. Dal retro della casa, senza finestre e foderato di eternit, si poteva ammirare il panorama migliore: la parte ancora verde della valle, fitti boschi di castagno e prati sfrangiati da uliveti. Nelle ventose notti invernali le fronde degli…

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