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Lupus in Crapula

Istanze di delirio

«Lei invece è pieno di concezioni sbagliate, e non se ne libererà mai». Franz Kafka, Il castello   D’accordo, d’accordo, tutto questo è follia. Non c’è più nessuno che sente il bisogno di questa follia? Pazienza, non per questo rinsavirò. C’è ancora qualcuno che ne sente il bisogno? Eccomi, io sono qui. Antonio Moresco, Lettere a nessuno   Senza pietà. Ammesso che la letteratura sia quel gioco di specchi che moltiplicano l’orrore di essere uomini (e non il gioco di coloro…

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letteratura e altri buchi

Un certo tipo di abbandono

Utopia comunitaria. Un lungo travaglio ha preceduto – ai posteri si demanda la realizzazione di ogni teleologia, agli aruspici e agli oracoli la profezia, ai lettori politici la manipolazione plastica dei fatti – una presa di coscienza improvvisa come un colpo di scena, un sollievo o una guarigione insperata: ci sono tensioni irriducibili; c’è un solo modo per accogliere questa irriducibilità: un certo tipo di abbandono. Un certo tipo di abbandono: le idee sono più importanti degli individui che le…

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Istanze di delirio
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letteratura e altri buchi

True detective 2: discussione seriale

Arbiter: Una considerazione proemiale sulla primissima scena – il campo dove si capirà che sono stati scaricati i rifiuti di Vinci, e che tornerà più avanti nella serie, come uno dei capi di accusa su cui si fonderanno le indagini. Differentemente dal proemio della prima serie (il confronto è comunque opportuno, la serialità stessa che lo richiede), che apriva invece in media res, in questo caso pare invece essere un momento poetico, quasi lirico – tutte quei fiocchi rossi al…

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Alienati nell’analogia
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Incipit tragoedia, quando?
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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: pagnotta e filosofia

In questi giorni, io e l’amico Alfredo Zucchi discutevamo sulla tradizione filologica. Non una discussione nuova, anzi fra le più datate e di quelle che accendono le lampadine dell’intuizione. Si discuteva soprattutto della trasmissione che l’idealismo tedesco ha fatto dei testi antichi e di come, grazie a una tradizione trasversale e nicciana, ci si è liberati dell’idolatria idealistica e si è passati (attraverso l’opera di Giorgio Colli e lo strutturalismo francese, vedi J-P Vernant) a una rivalutazione dei frammenti e…

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Lupus in Crapula

It’s Friday, dudes!

Proprio per il fatto che oggi è Venerdì del milite ignoto (fucking Friday, dudes!): “Il pubblico infine che ha disimparato a vedere nel fatto di domare la forza fantastica e nel dominio di tutti i mezzi dell’arte l’atto propriamente artistico, dovrà apprezzare sempre più la forza per la forza, il colore per il colore, il pensiero per il pensiero, anzi l’ispirazione per l’ispirazione; per conseguenza non godrà affatto degli elementi e delle condizioni dell’opera d’arte se non isolatamente, e da…

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Crapula Edizioni

La fine del mondo prima della fine del mondo

  La sovrapproduzione di grelina dovuta alla privazione di sonno in cui verso da giorni, deve aver alterato abbastanza significativamente la stimolazione del mio appetito, decisamente abbondante: sento lo stomaco rimpicciolirsi, fino quasi a scomparire nel centro del mio corpo, e questo mi induce a scrollarmi le coperte di dosso. Mi alzo con sorprendente agilità, anche se la tibia mi fa ancora un male cane, di quel dolore che raggiunge la sua effusione massima nel modo più subdolo possibile, espandendosi…

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Anita
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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: Uomini creati

Il problema dell’estetica nicciana (o fisiologia dell’estetica), che Alfharidi ha già trattato qui, trova già in Umano, troppo umano una sua prima versione, dove si sente la leggerezza che ancora non si era trasformata in disperazione. Non dirò nient’altro a riguardo, ma – com’è proprio di Filologicon Crapula – vi lascio alla lettura. *** 160. Uomini creati. Quando si dice che il drammaturgo (e l’artista in genere) crea veramente caratteri, ci si abbandona a una bella illusione e esagerazione, nella cui esistenza e diffusione…

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Lupus in Crapula

Cave canem: miscellanea e infamia (3)

[sic est]   Dopo quasi cento anni il nostro problema estetico è lo stesso di Duchamp (e filosoficamente di Nietzsche. Infatti, non so se ve ne siete mai accorti, ma i due sono più vicini di quanto si possa credere, certo se dovessero incontrarsi lo farebbero di spalle.). Dicevo, questo problema è un rovesciamento. Che cosa va rovesciato, chiedete? No, non chiedete? Ve lo dico comunque: il valore del secolo scorso, il suo fondamento estetico (artistico): lo scandalo.

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Lupus in Crapula

Cave Canem: miscellanea et mordacia

  Ultimi risvegli. Il sogno e il sonno (lo stato fisiologico del sogno) continuano per alcuni minuti durante la prima veglia e sono caratterizzati  da un’accelerazione psichica e patetica, stadio dell’essere estremamente ricettivo e insieme riluttante. Pensando a Hendrix. Poiché al mito non si chiede di spiegare qualcosa, ecco che si mette subito disvelare tutto. Appunti per “Le identità minime“: nella revisione creare un risucchio, come un vortice. Già c’è il pompino. Pompino: trattamento prêt-à-porter. Due medici. Un vecchio medico…

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letteratura e altri buchi, Lupus in Crapula

sulla scrittura (note brevi o del grottesco)

Devo riconoscere a Roberto Bolaño (col permesso ovviamente del suo mitico agente Andrew Wylie, noto nel submondo culturale come The Shark) una cosa. Una cosa personale, dico, una scoperta o ritrovamento recente del quale mi trovo or ora a fruire. C’era infatti, nel mio modo di costruire il discorso, un duplice livello. Il primo: piano, enunciativo, falsamente neutro – una falsità volontaria, una marginale e funzionale debolezza dello stesso, volta a dare passo al secondo livello. Il secondo: l’inciso nicciano, aforistico, che apre e smembra il…

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