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letteratura e altri buchi

Let’s rock

NdR. Dal mese di luglio a settembre la mia principale, imprescindibile (a tratti ossessionata) attività è stato pensare a Twin Peaks. Dopo giorni a tentare di dissezionare i vari tricks, i riferimenti incrociati, le differenze, le mancanze etc., mi sono reso conto che, in fondo, la cosa più interessante che quegli stessi tricks etc. mi stavano suggerendo era proprio pensare a Twin Peaks, non desiderando di svelare qualcosa, quanto di partecipare all’opera. La differenza, mi pare, sia enorme. (È stato…

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letteratura e altri buchi

La faccia stessa del mistero: Piglia, Kafka e Lynch

Storia visibile e storia segreta In Tesi sul racconto, lo scrittore argentino Ricardo Piglia utilizza  un appunto di Checov Un uomo, a Montecarlo, va al Casinò, vince un milione, torna a casa, si suicida. per portare alla luce un dualismo fondamentale alla base del racconto moderno. Dice Piglia: L’aneddoto [di Checov] tende a svincolare la storia del gioco da quella del suicidio. […] Prima tesi: un racconto narra sempre due storie […] Una narrazione visibile nasconde una storia segreta […]…

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letteratura e altri buchi

Dialogo tra due lettori di Liberal di Paolo Sortino

Disclaimer: le interazioni tra Massimiliano Parente e Paolo Sortino sono frutto della mia immaginazione. Ogni altro riferimento a persone reali è colpa dell’anagrafe. Crediti: Paolo Sortino, Liberal, Il Saggiatore, 2015. *** B: Voglio proprio vedere stavolta come te ne esci. L’ho finito. Forzato, devo dire, il finale – sforzato. A: Eccolo! E figurati. Quale sarebbe, nella tua visione eudaimonistica della cosa, un finale non forzato? Mi accontento di due titoli. B: Ho finito meno della metà dei libri che ho…

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Lo Sgargabonzi: ridere di gusto e «col groppo in gola»
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letteratura e altri buchi

summer school di indiretto libero da Mister K.

Fra qualche giorno vado in vacanza. Mi devo svuotare. Quest’anno, da settembre a luglio, per la prima volta ho fatto due lavori: quello per i soldi e quello per – per qualcos’altro in cui c’entrano i soldi ma in modo decisamente secondario. Il secondo, un romanzo, non è una necessità economica, è in parte un investimento, è soprattutto una necessità biologica, un dovere. Senza i fiotti di metonimia che ne scaturiscono non posso vivere. Quest’anno per la prima volta ho…

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Lupus in Crapula

Glorious Friday

Compadres, come già accaduto altre volte (qui e qui ad esempio) mi viene di condividere con voi certe illuminazioni notturne. In certi casi queste illuminazioni sembrano cose scontate, evidenze. Eppure c’è chi ha detto che “una tautologia non è solo una tautologia”. Allora, per riprendere il discorso sulla scrittura e sul romanzo (una cosa che ho accennato in un intervento recente sul blog del nostro amico Andrea Meregalli) vi devo raccontare un paio di fatti. Dice Cortázar, il Cortázar  cha ha…

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letteratura e altri buchi

True Detective – the dream about being a person

Spoiler alert: chi è causa del suo mal pianga se stesso. Dice: c’è un nesso tra il blues e il southern gothic? C’è il delta del Mississippi da un lato e Faulkner dall’altro – ma forse sono sullo stesso lato. Questa è la prima traccia che mi ha lasciato per terra True Detective, prima ancora di aver visto l’opera per intero, e con questa traccia devo cominciare. Eppure la cosa è più complessa, si fa di più termini di riferimento,…

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Lupus in Crapula

Filologicon Crapula: l’occhio di Klamm.

Questo passo, estrapolato da “Il Castello” di F. Kafka (ed. Universale Economica Feltrinelli) Capitolo Quindicesimo, è un pezzo di un lungo dialogo tra K. (il protagonista) e Olga, una donna che vive nel villaggio assoggetato al Castello. Klamm è un funzionario del Castello, egli è il potere, irragiungibile anche se si è a due passi da lui. Perché questo passo? La risposta è molto semplice: nel Novecento, che tanto ci ha donato di merda in evidenza, Kafka e la sua…

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