Tag

adelphi

letteratura e altri buchi

Rottami, Interferenze, «Fringe»

Per gentile concessione di Adelphi edizioni, CrapulaClub è lieta di ospitare Rottami, Interferenze, « Fringe », postfazione di Roberto Francavilla a Clarice Lispector, Un soffio di vita, Adelphi, aprile 2019. *** La complessità di questa tormentata rapsodia clariciana provoca rovelli ermeneutici la cui verifica esula da questa sede. Tuttavia, per provare a illuminare i luoghi del testo contaminati da una creatività linguisticamente sovversiva e dove si rasenta perfino il torbido limbo dell’illeggibilità, il traduttore sente il dovere di compilare un…

Leggi tutto
Articoli correlati
Compulsion di Meyer Levin
11 Giugno 2018
Apocalittici e attuali
12 Febbraio 2018
Nella perfida terra di Dio
18 Settembre 2017
letteratura e altri buchi

Compulsion di Meyer Levin

Se per Voltaire lo stato di salute di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri, per Meyer Levin lo stato di salute di un popolo si misura dall’efferatezza dei suoi crimini. Levin in Compulsion racconta il caso di Nathan Leopold e Richard Loeb (che nel romanzo si chiamano Judd Steiner e Artie Strauss), due giovani ricchi e promettenti esponenti della comunità ebraica che negli anni Venti uccisero un ragazzino appartenente alla loro stessa comunità. Convinti di aver…

Leggi tutto
Articoli correlati
Rottami, Interferenze, «Fringe»
22 Aprile 2019
L’io cefalgico: “Il giorno della nutria”
1 Marzo 2019
Lo Sgargabonzi: ridere di gusto e «col groppo in gola»
3 Dicembre 2018
letteratura e altri buchi

Apocalittici e attuali

C’è anche la possibilità di sedersi sulla riva del grande flusso informatico, senza lamentarsi e senza giustificarsi. Senza obbligo di meditazione, senza dover intraprendere azioni benefiche, senza preoccuparsi troppo di quel che si mangerà o si berrà. Limitandosi a praticare ciò che si appaga di se stesso. E guardare, includendo chi guarda in ciò che guarda.  Tentare cautamente di accertare se il soggetto che guarda è nostro ospite o se siamo noi a essere ospiti suoi. Cedergli il passo e…

Leggi tutto
Articoli correlati
Rottami, Interferenze, «Fringe»
22 Aprile 2019
L’io cefalgico: “Il giorno della nutria”
1 Marzo 2019
Lo Sgargabonzi: ridere di gusto e «col groppo in gola»
3 Dicembre 2018
letteratura e altri buchi

Nella perfida terra di Dio

  Nella perfida terra di Dio di Omar Di Monopoli è un romanzo viscerale, scorticato e fragile, la cui materia narrativa è ridotta all’osso e impregnata di sangue. La storia di Tore della Cucchiara, che ritorna nella sua terra per rimettere le cose a posto, si svolge in un microcosmo, il paese di Rocca Bardata, rappresentato come un universo nel quale ogni elemento tende all’assoluto e sprofonda nell’abisso, talmente chiuso in se stesso che ogni intromissione esterna (la trasmissione “Occhio…

Leggi tutto
Articoli correlati
Rottami, Interferenze, «Fringe»
22 Aprile 2019
L’io cefalgico: “Il giorno della nutria”
1 Marzo 2019
Il giorno della nutria – Andrea Zandomeneghi
7 Febbraio 2019
letteratura e altri buchi

Il fucile da caccia

Cos’era a fare di lui un freddo guerriero, armato d’acciaio bianco e splendente per uccidere le creature? Il fucile da caccia racconta la storia di un uomo, Misugi Jōsuke, che, dopo aver letto una poesia ed essersi riconosciuto in essa, contatta l’autore e prova a mettersi a nudo e a raccontarsi attraverso quattro lettere, di cui una scritta da lui, le altre da tre donne coinvolte, talvolta loro malgrado, in un rapporto amoroso totalizzante ed effimero, diluito negli anni e…

Leggi tutto
Articoli correlati
Rottami, Interferenze, «Fringe»
22 Aprile 2019
L’io cefalgico: “Il giorno della nutria”
1 Marzo 2019
Lo Sgargabonzi: ridere di gusto e «col groppo in gola»
3 Dicembre 2018
letteratura e altri buchi

Eccentrici

Due domande accompagnano la lettura di Eccentrici: cosa sia il centro da cui i quarantadue personaggi raccontati da Geminello Alvi svicolano (inconsapevolmente?) e se davvero valga la pena orbitare attorno a questo centro. Perché, nel bene e nel male, le vite tirate fuori dallo scrittore sono incapaci di piegarsi agli accadimenti esterni e anzi rifulgono attraverso di essi, o soccombono, ma in un modo o nell’altro impongono al mondo la loro esistenza. Gli ingenui ritengono che la propria biografia consista…

Leggi tutto
Articoli correlati
Rottami, Interferenze, «Fringe»
22 Aprile 2019
L’io cefalgico: “Il giorno della nutria”
1 Marzo 2019
Lo Sgargabonzi: ridere di gusto e «col groppo in gola»
3 Dicembre 2018
letteratura e altri buchi

lo sclero circolare

In occasione della ripubblicazione, da parte di Adelphi, dei Detective selvaggi di Roberto Bolaño voglio rendere omaggio a un libro che mi ha aperto la testa. Nel mondo ispanofono si tende a dire che Bolaño rappresenti la chiusura di un discorso, la coda del Ventesimo secolo; peggio, si dice che rappresenti un caso, un caso isolato. Bolaño fa scuola a sé, è un mostro, non apre una tradizione, la chiude (se la apre e se la chiude). Non mi pare….

Leggi tutto
Articoli correlati
Rottami, Interferenze, «Fringe»
22 Aprile 2019
Nel continuo tentativo di riposizionamento rispetto all’ignoto
27 Settembre 2018
Compulsion di Meyer Levin
11 Giugno 2018
letteratura e altri buchi

realismo editoriale (La Profezia)

Questo era lo stato dell’arte: realismo editoriale. E questo l’aggiornamento.  Adelphi diceva, in merito alla questione dei diritti per tradurre Bolaño in italiano: Siamo spiacenti di non potervi accordare il nostro permesso. Scavando più in fondo, si scopre che in realtà Adelphi detiene i diritti della maggior parte delle opere di Bolaño, ma non di quella in questione*. E che dunque, la loro risposta alla nostra domanda, più che un rifiuto, è una profezia. * Lo squalo, The Shark, s’è preso i diritti del…

Leggi tutto
Articoli correlati
Rottami, Interferenze, «Fringe»
22 Aprile 2019
Nel continuo tentativo di riposizionamento rispetto all’ignoto
27 Settembre 2018
Compulsion di Meyer Levin
11 Giugno 2018
Lupus in Crapula

realismo editoriale

Per raccontarvi due storie che stanno al progetto Crapula come un romanzo di formazione.  Cioè una sola storia – la stessa, in fondo – con due personaggi. Ovvero due personaggi che sono lo stesso, ma in scala. Uno grande (molto grande), l’altro piccolo (molto molto piccolo). Non ce ne voglia Aristotele se cominciando dal piccolo siamo aristotelici senza volerlo. E allora c’è questo piccolo editore (molto molto piccolo) che viene, mi contatta perché interessato a pubblicare dei miei vecchi racconti…

Leggi tutto
Articoli correlati
Rottami, Interferenze, «Fringe»
22 Aprile 2019
Nel continuo tentativo di riposizionamento rispetto all’ignoto
27 Settembre 2018
Un certo tipo di abbandono
23 Settembre 2018
Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: la Legge

  4 [A52] E nessuno oserà cantare una poesia vile senza l’interpretazione[1] dei custodi delle leggi, neppure se fosse più dolce degli inni di Tamiri e di Orfeo… (F12 K) Plato, Leg. 829 d-e (Burnet) Da: Giorgio Colli, La sapienza greca. Ed. Adelphi, nella collana Gli Adelphi, pagg. 164 – 165 [1] Nella traduzione di G. Colli la formula mè krinontoon (in italiano corrisponde a un infinito negativo, preceduto da “senza”), il verbo krinoo è reso nell’accezione giuridica della prassi…

Leggi tutto
Articoli correlati
Parodia, esasperazione e degradazione: Alberto Laiseca, lettore di Borges
1 Dicembre 2019
Saer, Aira, Laiseca: tre momenti della letteratura argentina
29 Novembre 2019
La finzione Laiseca
29 Novembre 2019