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Ridursi a vivere per poter scrivere: a cena con Aldo Busi e le sue consapevolezze ultime

Siccome i sondaggi vanno tanto di moda, mi piacerebbe, un giorno, provare a farne uno piuttosto semplice: prendere un campione di persone tra i venti e gli ottant’anni e chiedere loro se per caso conoscano Aldo Busi. Certo che lo conosco, è quella checca isterica che ogni tanto va a litigare con Sgarbi in televisione, mi dirà qualcuno. Sì, dai, è uno scrittore, un intellettuale, e non capisco perché si abbassi a fare certe stupidaggini, a confrontarsi con certa gente,…

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letteratura e altri buchi

Così ha inizio il male

Uno dei periodi storici che più mi incuriosiscono è il post-franchismo. La curiosità mi è venuta dopo aver visto La mala educación e i primi film di Pedro Almodóvar. Il mio interesse è rivolto alla voglia di spensieratezza, all’edonismo ingordo che tutt’ora mi sembra innaturale, all’immersione nel presente che reputo isterica, presenti soprattutto nel primo cinema almodóvariano: il coinvolgimento nella movida, nel sesso, nella droga, nell’alcool è raccontato con una frenesia che è solo superficialmente allegra, ma che suona tanto…

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Compulsion di Meyer Levin
11 Giugno 2018
letteratura e altri buchi

Lacci di Starnone: ricerca del colpevole o della verità?

Io sono una di quelle persone che quando legge un giallo, o un noir o (più di rado) un thriller, non è minimamente interessata a capire chi è il colpevole. Quello che mi interessa è il movente. Detesto le storie con i serial killer psicopatici perché il più delle volte sono una banalizzazione del male[i]. Tanto più che ritengo giallo, thriller e noir generi dotati di una forte connotazione filosofica, focalizzati su un percorso che ci riguarda tutti: la ricerca…

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Godbody
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Interviste

Intervista a Rossella Milone

I nostri Antonio Russo De Vivo e Alfredo Zucchi intervistano, a tutto campo, Rossella Milone. La scrittrice napoletana ha pubblicato le raccolte di racconti Il silenzio del lottatore (Minimum Fax, 2015), La memoria dei vivi (Einaudi, 2008) e  Prendetevi cura delle bambine (Avagliano, 2007) e il romanzo Poche parole, moltissime cose (Einaudi, 2013). Nel 2015 ha creato l’osservatorio sul racconto Cattedrale.   Antonio Russo De Vivo Perché il racconto, in Italia, va salvaguardato? E se semplicemente, oggi, qui, questa forma, non sorretta da una tradizione…

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Il giorno della nutria – Andrea Zandomeneghi
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letteratura e altri buchi

Dialogo tra due lettori di Liberal di Paolo Sortino

Disclaimer: le interazioni tra Massimiliano Parente e Paolo Sortino sono frutto della mia immaginazione. Ogni altro riferimento a persone reali è colpa dell’anagrafe. Crediti: Paolo Sortino, Liberal, Il Saggiatore, 2015. *** B: Voglio proprio vedere stavolta come te ne esci. L’ho finito. Forzato, devo dire, il finale – sforzato. A: Eccolo! E figurati. Quale sarebbe, nella tua visione eudaimonistica della cosa, un finale non forzato? Mi accontento di due titoli. B: Ho finito meno della metà dei libri che ho…

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