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Crapula Edizioni

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La colonia

Sì, Signore, me lo ricordo benissimo. Dopo la scuola ero andato con tutti gli altri ragazzi a raccogliere lo sterco delle bestie per portarlo ad essiccare… ero triste perché non c’era Ann, cioè, non si chiama Ann, si chiama Nan, perché è della generazione N, come me (io mi chiamo Nazel), ma a sua madre Nan non piaceva. È consentito avere dei nomignoli, ma possono essere usati solo con parenti e amici, a scuola se le chiedono come si chiama…

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Primo Ragone

Nei tempi antichi era uso comune condividere la propria esistenza con i cari defunti, o anche con i defunti in generale, quelli cattivi, quelli sconosciuti, quelli che semplicemente erano morti e che sembravano non sopportare l’idea che ci si dimenticasse di loro. Per questa ragione, anche se le modalità non erano uguali ovunque, si cercava in tutti i modi di rendere omaggio non solo ai morti, ma alla morte stessa, ritenuta decisamente suscettibile, essendo fra le entità semidivine quella peggio…

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La custode
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Sulla pelle

Il passaggio   The boatman calls from the lake, a lone loon dives upon the water (Nick Cave) It is preferable not to travel with a dead man (Henri Michaux)   L’odore dolciastro e familiare della putrefazione e le strolaghe che si erano abbassate all’improvviso per sparire oltre la cima degli alberi gli annunciarono il lago. Non smise per questo di correre. Anzi, senza pietà per il suo cuore grande, pieno di tutto, che batteva all’impazzata, accelerò il passo fino…

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Al signor Preside

Alla spettabile attenzione del Signor Preside. DOMANDA DI AMMISSIONE AL COLLEGIO INTERNAZIONALE ISTITUTO PRIVATO “DEI FIORI” 2016/17 ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE Scadenza 22 febbraio 2016 Data _ 15-FEBBRAIO-2016______________________ Firma dell’esercente la potestà genitoriale__MAMMA ORA è FUORI_______________________ (necessaria nel caso in cui lo studente non abbia compiuto i 18 anni alla data della presentazione dell’autocertificazione dei voti scolastici) RICHIEDE di essere ammesso a partecipare alla selezione pubblica per l’ammissione al Collegio Internazionale ISTITUTO PRIVATO “DEI FIORI” per l’a.a. 2016/17 A tal fine…

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La sovraccoperta
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Cicala
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Quartieri romani

Paragrafo primo – ‘R morto Ci so’ dei posti dove è bello stare, dove te ritrovi e puro te ce perdi, si c’hai bisogno de perdette; poi ce ne so’ antri – de posti – brutti, tristi che so’ bboni solo a ricordatte ‘nt’è zozza ‘sta vitaccia, ‘nt’è velenosa. ‘A chiesetta nostra è uno de ‘sti posti qua: tutta gnuda, colle crepe che pare l’hanno bombardata, ‘nvece so solo crepe de malinconia; in questa chiesa ce vié quarcuno solo per…

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La paura del cervo

O morte io son quel cervo | che divorano i cani | La morte eiacula sangue. [1] senza la paura non so chi sono gioco in punta di piedi sul bordo padre madre, tu che sei una punizione severa – lo dice anche Bataille – la bambina cade dalle tue mani sente male, è il gioco[2] Immagina. Sei al centro del bosco, ferma. Immobile. Immagina, il sole cala e scende la tenda nera. Sei sola, la terra è secca, i fiori…

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Una vita in venti minuti

[Questo racconto, qui nella versione del 2016, è presente in altra forma in virtù di un altro editing nella raccolta Il vizio di smettere edita da Racconti nel 2018.] Il ragazzo comparve ad A***** nel tardo pomeriggio di un venerdì di aprile. Arrivò a piedi, costeggiando i tralicci dell’alta tensione che dalle colline alle spalle del paese scendevano fino a valle. Attraversò in diagonale i campi, attento a non calpestare il mais piantato da poco. Quando fu in prossimità della…

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Pop-up

Lorenzo era seduto a cavalcioni sul gabinetto, al contrario, con la faccia rivolta verso il muro e i pantaloni calati alle caviglie tesi contro la base della tazza. Stava sconsolato con la fronte poggiata sul bottone dello sciacquone mentre il getto di piscio gorgogliava infrangendosi nell’acquetta del vaso. «Ma che stai facendo?» lo interruppe Anna. «Oddio!» urlò Lorenzo come colto in flagrante «Ma non eri uscita?» Si tirò su le braghe pisciandosele tutte. Teneva le gambe appiccicate, le ginocchia in…

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At’ ca Gomorra

Aggie sbagliat’, ‘u saccje. Scusat’, cerco ‘i parlà comm’ a vvuje ma nun ce riesc’. Voi sapete o non sapete comm’ è facile sbaglià quando ce stann’ ammiez’ ‘i femmen’? Non lo sapete. Ah, lo sapete? E pur’ je ‘u sapev’… Stavo nel vicolo mio, era un giovedì sera che mi ricordo bene. La piazza ‘a ser’ è chjen’ ‘i sturient’, tutti brav’ uagliun’, e molti vengono da me a comprare il fumo. Pur’ se stann’ ‘mbriac’, e se porten’…

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Caccia all’idolo

Mai avrebbe pensato che il suo corpo potesse sostenere uno sforzo così intenso tanto a lungo. Teneva la donna, il volto bendato, sulle spalle, avanzava a passo spedito; la vertigine verde davanti, incontaminata, come un propulsore. La meraviglia verginale, si disse, poi smise di pensare in astratto. Un bosco fitto gli si apriva davanti, il luogo ideale per la preda. Le immagini “darsi alla macchia”, e “imboscarsi”, lo invasero di nuovo — correva ora, la tensione muscolare inverosimile non aveva conseguenze…

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