Apparato di sabotaggio: la versione Gomez

Ubi Id, futurum Gomez S. FREUD, De fato ECATEO IL MILESIO, “Gli squali del Nilo”, Geografia Io sono l’equivoco fatto...

Parodia, esasperazione e degradazione: Alberto Laiseca, lettore di Borges

Selezione degli estratti dall’originale e traduzione a cura di Federica Arnoldi e Alfredo Zucchi. * Una questione di gerundi...

Saer, Aira, Laiseca: tre momenti della letteratura argentina

Selezione dall’originale e traduzione a cura di Loris Tassi. * L’eredità di Saer È molto difficile imitare il respiro...

La finzione Laiseca

Traduzione a cura di Maria Cristina Cavassa. In Laiseca 2017, 121-131 (postfazione a È il tuo turno); per gentile...

L'assurdo universo di Alberto Laiseca

In Laiseca 2013. A Edizioni Arcoiris si devono: Laiseca 2016 e Laiseca 2017 b. * E per quindici giorni...
Lupus in Crapula
Apparato di sabotaggio: la versione Gomez
Internacional
Parodia, esasperazione e degradazione: Alberto Laiseca, lettore di Borges
Internacional
Saer, Aira, Laiseca: tre momenti della letteratura argentina
Internacional
La finzione Laiseca
letteratura e altri buchi
L'assurdo universo di Alberto Laiseca
Crapula Edizioni

Shiva

Che azione, ragazzi. Mi sono appena paracadutato nella vecchia fabbrica, trovo subito il dune-buggy e me la squaglio. Gianlu salta su con me e insieme andiamo a lootare. Sulla via per la centrale nucleare trovo un fucile da cecchino e un fucile d’assalto e li metto in saccoccia. Qui però si apre la porta. Madre appare nella stanza e comincia a parlare, con quella sua voce che sembra un lamento. Bla bla bla, non capisco un accidente, ma posso immaginare…

Leggi tutto
Articoli correlati
Rassegna di barbarie e deliri: la rappresentazione dell’orrore nei racconti e nei romanzi di Alberto Laiseca
25 Novembre 2019
Al di là delle Mura
8 Aprile 2019
Una storia di Me
11 Marzo 2019
Crapula Edizioni

L’oro nel portacenere

Quando le ossa della schiena lo svegliavano, s’alzava dal letto e sedeva a notte fonda alla tavola già apparecchiata dove c’era sempre una bottiglia di vino nero ad aspettarlo per dividere il silenzio. Lì capiva che la bottiglia esprime sempre la malinconia universale dell’essere uomo e solo successivamente quella soggettiva dell’essere vecchio. Eppure se l’essere vecchi è una dimensione pubblica, l’essere ubriachi per lui era un fatto privato, così viveva con discrezione quella condizione da alcolizzato, tanto che nessuno l’avrebbe…

Leggi tutto
Articoli correlati
L’ultima notte della gazzella
27 Maggio 2019
Anita
13 Maggio 2019
La cosmologia dell’assenza
3 Maggio 2019
letteratura e altri buchi

Regno animale

Élénoire sembra lì da tempi immemoriali, ristagna nella sua casa piena di gatti immondi, e forse continua persino a regnare da regina madre sulla fattoria. E dire che ha solo settantotto anni, Signore Iddio, sarebbe capacissima di vivere ancora per una trentina… E in ogni caso, che cosa cambierebbe? Niente. La nonna potrebbe anche morire all’istante e non cambierebbe niente. Il male è fatto, e da così tanto tempo, radicato in loro come questa terra di Puy-Larroque, e Catherine vi…

Leggi tutto
Articoli correlati
L’io cefalgico: “Il giorno della nutria”
1 Marzo 2019
Lo Sgargabonzi: ridere di gusto e «col groppo in gola»
3 Dicembre 2018
“Un marito” di Michele Vaccari: la comunità degli sposi
12 Novembre 2018
Internacional

F. Kafka – Lettere a Milena, p34

[Praga, 29–30 agosto 1920] Domenica Un errore degno di nota, ieri. Attorno a mezzogiorno ero così contento per la tua lettera (di martedì) ma quando la rileggo di sera, si differenzia essenzialmente di pochissimo dalle ultime lettere, è nella sua disperazione molto più al di là di quanto non confessi. L’errore dimostra quanto io pensi soltanto a me stesso, sia chiuso in me stesso e trattenga di te soltanto ciò che posso tenere e con cui scapperei anche nel deserto…

Leggi tutto
Articoli correlati
Parodia, esasperazione e degradazione: Alberto Laiseca, lettore di Borges
1 Dicembre 2019
Saer, Aira, Laiseca: tre momenti della letteratura argentina
29 Novembre 2019
La finzione Laiseca
29 Novembre 2019
Crapula Edizioni

Sta’ senza pensier’. Teorie e esercizi su ‟Gomorra – La serie”

Dossier a cura di Antonio Russo De Vivo. 1. Davide Morganti, Appena Ciro torna. 2. Antonio Russo De Vivo, Sole r’acqua. 3. Vincenzo Corraro, Nomi senza economia. 4. Stefano Felici, Life’s but a walking shadow, a poor plääääää. 5. Francesca de Lena, Il fascino di Gomorra esiste eccome. 6. Angelo Petrella, Il crimine non paga? 7. Antonio Russo De Vivo, Saviano e il divenire-Savastano. 8. Alessandro Lolli, L’anomalia Gomorra. 9. Antonio Sposito, Il fenomeno delle baby gang e il legame…

Leggi tutto
Articoli correlati
SHOTGUN
1 Aprile 2019
I comunicanti
20 Febbraio 2019
Se il nostro amore vale qualcosa
25 Gennaio 2019
Crapula Edizioni

Appena Ciro torna

Alla memoria di Aldo Ferraris, uomo e poeta. Centinaia di persone se ne stavano in piedi, sotto la pioggia, davanti al mare dove Ciro Di Marzio era stato ucciso da Genny Savastano. Aspettavano che tornasse dalle acque, lo aspettavano da mesi, nessuno andava via anzi ogni giorno il numero cresceva e ripetevano che le bollicine che uscivano mentre Ciro affondava fossero di un uomo ancora vivo. Ogni tanto, quando il mare si increspava in maniera insolita, c’era chi gridava “Eccolo!”…

Leggi tutto
Articoli correlati
Go Hifreann Leat
9 Maggio 2018
Finisterre. Lo strano caso dei gemelli Denis
23 Marzo 2018
Sta’ senza pensier’. Teorie e esercizi su ‟Gomorra – La serie”
16 Marzo 2018
Crapula Edizioni

Sole r’acqua

Fondazione Che sole, uagliù. ‘Ngopp a st’asteco se more, sto suranno tutt’ i pile e teng’ ‛a leng’ afor’. Me chiammo Pietro; e che ce ne fott’, ricite. E invece ve n’adda fottere, pecché so’ testimone i cierti fatti ruoss’ che a Napulè nun s’hanno maje vist’. Je song’ ‛u can’ ‘i Vicié – ‛nu bulldog – e Vicié a mmé m’ha ritte già tutte cos’. Hamma cagnà Napulè, me sta ricenn’ ‛a mise, e finalmente s’è decis’ a ffà…

Leggi tutto
Articoli correlati
De novis canibus nova naturalis historia
15 Marzo 2019
I comunicanti
20 Febbraio 2019
Forme brevi – Dossier Piglia
6 Gennaio 2019
Crapula Edizioni

Nomi senza economia

[Ti ho chiesto tante altre cose/ del cisto, del mirto, / dell’inula viscosa, /nomi senza economia. r. scotellaro] La madre la guarda con rammarico, parla e Stella le gira attorno; apparecchia il tavolo con la tovaglia bianca. La madre fa finta di seguirla ma ha nelle orecchie il bosco e il crepitio delle fiamme, l’abbaiare assillante dei cani, un temporale che ha vagolato sulle montagne senza speranza e si è sciolto in un muro d’afa, pesante sopra gli occhi. Stella…

Leggi tutto
Articoli correlati
Se il nostro amore vale qualcosa
25 Gennaio 2019
Forme brevi – Dossier Piglia
6 Gennaio 2019
La sovraccoperta
15 Dicembre 2018
Articoli correlati
SHOTGUN
1 Aprile 2019
Santuario
9 Novembre 2018
PONTEGGI
31 Maggio 2018
Lupus in Crapula

Il fascino di Gomorra esiste eccome

All’ippodromo di Napoli io prendevo le scommesse. Significa che i giocatori mi passavano i soldi, io li contavo, controllavo che non fossero falsi, registravo su un borderò le puntate (sul foglio ufficiale quelle fino ai 100 euro; su un foglietto che tenevo nascosto in mano quelle grosse: 500, 1000, 2000, 3000) e li mettevo in cassa. Prendere le scommesse è un lavoro che dura tre minuti. Tre minuti per otto volte: una per ogni corsa. Bisogna fare questo: non ascoltare le…

Leggi tutto
Articoli correlati
Sta’ senza pensier’. Teorie e esercizi su ‟Gomorra – La serie”
16 Marzo 2018
Appena Ciro torna
16 Marzo 2018
Sole r’acqua
16 Marzo 2018