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Filologicon Crapula

Whitman
Filologicon Crapula, letteratura e altri buchi

Questo momento che bramo assorto

Questo momento che bramo assorto sedendo in disparte, Mi sembra simile a quello di altri uomini in altre contrade, Mi sembra di poter allungare lo sguardo e osservarli in Germania, Italia, Francia, Spagna, O lontano, ancora più lontano, in Cina, o in Russia o Giappone, mentre parlano altri dialetti, E mi sembra che se potessi conoscere quegli uomini allora saprei legarmi ad essi proprio come agli uomini delle mie terre, Oh so che saremmo fratelli in amore, So che sarei…

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Filologicon Crapula

Oscurità

Un sogno… un sogno che non fu per nulla tale. Estinto era l’astro solare, e le stelle Vagavano al nero infinito Così, spente e smarrite, e il gelido pianeta Oscillava cieco in una notte priva di luna; I giorni si succedevano… senza recare giorno, E gl’uomini obliavano le passioni nel terrore Di quale desolazione! E ciascuno Impetrava per sé un quanto di luce: Le anime accampate ai fuochi e i troni, I palazzi del potere come le capanne, Le case…

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: doppia Metis

È possibile avere un secondo proemio? Se qualcuno cercasse la seconda parola che meglio afferra il flusso verticale e precipitoso dell’Iliade – la prima è chiaramente: ménin, l’ira, posta a fondamento della sedicente letteratura occidentale –, la risposta sarebbe corpi, o meglio, ciò che resta di loro, ombre di corpi, tàs psychàs (Iliade I, 3) – parola che a mio giudizio è errato e per nulla confacente alla poesia omerica tradurre con vite o anime, dato che nell’Ade giunge solo…

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: Archiloco, trimetri giambici

Considerato alla luce della tradizione, per la quale forse occorrerebbe la lettera maiuscola e un tratteggio mostruoso, Archiloco di Paro appare come un inventore, un mantis, un elegiaco (quando ancora l’elegia non era passata sotto il giogo della passione amorosa) – e un ubriaco[1]. Archiloco: tra i primi a prendere le distanze dall’esametro, il più scostante dei poeti lirici, creatore del trimetro giambico – così come almeno un millennio e mezzo dopo Jacopo da Lentini (o il Notaro) sarà considerato…

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: la colpa si estingue col sangue?

La caccia e la fuga, il pericolo bipolare di essere scovato e di non riuscire a trovare. Il delitto, la punizione, perché anche il dolore trovi riscatto. Oreste e le Erinni, figure disarmoniche, si scontrano nell’ultima delle tre tragedie che compongono l’Orestea[1] (Agamennone, Coefore): il primo non più lordato dal peccato del matricidio, purificato da Apollo; le Erinni, che nulla possono contro gli dèi, predano il colpevole, indifferenti alla purificazione conoscono solo la vendetta, il suono gorgogliante del suo risucchio….

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: Anabasi, attraversamento di Senofonte

Di fronte all’Anabasi di Senofonte si resta impietriti. La letteratura epica era già tramontata – Senofonte scrive nel V sec. a. C. – o, più precisamente, si era trasformata e differenziata nei generi: lirica monodica, corale, filosofia, storiografia (Erodoto, prima ancora di Senofonte, non Tucidide, è il più grande testimone e poeta di questa trasformazione. E ancora altri generi: retorica, politica. Poi viene Senofonte – la sua opera molteplice, come l’ingegno di Odisseo, come le facce dell’epica. Viene e anticipa….

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Filologicon Crapula, Lupus in Crapula

Bagattelle per un massacro. Céline

“Per molto tempo ho cercato di spiegarmi perché Bagatelles pour un massacre fosse l’unico libro veramente infernale prodotto dalla letteratura francese dopo Choderlos de Laclos.” [Ugo Leonzio, Dolore e corruzione, in Bagatelle per un massacro, p. 7] “Il mondo è pieno di gente che si dice raffinata e che poi non è, ve l’assicuro, raffinata neanche tanto così. Io, servitor vostro, credo davvero di esserlo, un raffinato! Sputato! Autenticamente raffinato! Fino a poco tempo fa, facevo fatica ad ammetterlo… Resistevo……

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: Il vaticinio di Giulia

Per la rubrica Filologicon Crapula, traduco per voi un passo dalla Farsaglia di Lucio Anneo Lucano. Il passo in questione è emblematico per un aspetto fondamentale che rimanda alla tradizione virgiliana e augustea: qui viene ribaltato l’episodio della visione del fantasma di Creusa, moglie di Enea, che vaticina il suo grande futuro (nonché quello della famiglia di Augusto, ossia la famiglia Giulia, ossia la discendenza cesariana). Pompeo fugge dall’Italia in preda al panico per l’avanzata di Cesare, suo genero di…

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Filologicon Crapula

Satyricon: sverginamento di Pannichide

Dicendo queste cose, Psiche ridente si avvicinò alle sue orecchie e avendole sussurrato qualcosa che non capisco, «Sì, sì» disse Quartilla «mi hai suggerito bene. Dal momento che è una bellissima occasione, perché non sverginiamo la nostra Pannichide?» e subito viene fatta entrare una ragazzina abbastanza carina e che sembrava di non avere più di sette anni, la stessa che poco prima era venuta nella nostra stanza insieme a Quartilla. Così mentre tutti applaudivano e desideravano che si compissero le…

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Sul limite che suggerisce Parmenide

Me ne stavo a pensare le cose intorno alla natura, leggevo Talete, Anassimandro, quando Luigi Laino, il doctor, come lo chiamiamo da queste parti, che in un altro luogo stava pensando anche lui cose sulla natura, mi ha inviato una e-mail. Il messaggio conteneva un frammento di Parmenide che parla, neanche a dirlo, proprio della natura delle cose – dell’uomo anche come parte di questo tutto naturale. Ah, le corrispondenze! Non si può immaginare la gioia, perché di questo si…

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