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Kafka

Lupus in Crapula

Cambio di funzione

La letteratura non rispecchia nulla. Fa un’altra cosa. R. P.   Kafka precursore di Cesare Nel vocabolario critico, la parola precursore è indispensabile, ma bisognerebbe purificarla da ogni significato di polemica o rivalità. La tradizione, altra parola ineludibile, è l’annullamento della freccia del tempo da un punto A verso un punto B, sebbene si perseveri a insegnare proprio questa univocità, non il suo contrario. Il fatto è che ogni scrittore crea i suoi precursori. La sua opera modifica la nostra…

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letteratura e altri buchi

Maurice Blanchot e l’esperienza della scrittura

Maurice Blanchot, romancier et critique. Sa vie est entièrement vouée à la littérature et au silence qui lui est propre. Frammento autobiografico. L’ immaginario non esiste. Blanchot, L’Espace Littéraire. La vraie vie est absente. Rimbaud, Vierge folle. Maurice Blanchot (1907-2003) è sfuggente a qualsiasi tentativo teorico che voglia fornire un’immagine univoca d’autore, cioè dell’autore per l’autore (inteso come diretto creatore e “responsabile” dell’opera). Le opere più importanti, e cioè La part du feu (1949), L’espace littèraire (1955), Le livre à…

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letteratura e altri buchi

Let’s rock

NdR. Dal mese di luglio a settembre la mia principale, imprescindibile (a tratti ossessionata) attività è stato pensare a Twin Peaks. Dopo giorni a tentare di dissezionare i vari tricks, i riferimenti incrociati, le differenze, le mancanze etc., mi sono reso conto che, in fondo, la cosa più interessante che quegli stessi tricks etc. mi stavano suggerendo era proprio pensare a Twin Peaks, non desiderando di svelare qualcosa, quanto di partecipare all’opera. La differenza, mi pare, sia enorme. (È stato…

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Interviste

Intervista sul romanzo “Parigi è un desiderio” di Andrea Inglese

Giuseppe Girimonti Greco: Mi sembra che tu sia approdato alla forma-romanzo in modo molto prudente, con ponderazione, direi… e che tu lo abbia fatto dopo una serie di esperienze di scrittura che hanno – per così dire – lambito e corteggiato in vari modi la forma-romanzo stessa (e il sistema dei generi che la forma-romanzo sovverte, nella contemporaneità). Penso in particolare alla dimensione squisitamente narrativa di molta tua poesia, ma anche al tono narrativo di alcuni tuoi interventi critici e…

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Lupus in Crapula

Cave Canem: per un ripensamento

Per un ripensamento. Quale sarebbe l’arma di difesa del nichilista di fronte alla beffa del dramma digitale-satiresco? Distopica 1. Oppure? Il porto di notte: la visione: in containers scrostati, arrugginiti, carrelli abnormi guidati da uomini intabarrati in armature di pile blu, intrattenendo con i loro cigolii meccanici e stridenti le orecchie dei terminalisti, stanno stivando il mondo (qualsiasi merce significa mondo), per trasferirlo da un’altra parte (documenti doganali allegati). Distopica 2. 2016. Non si può essere più soli di una…

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Internacional

Entretien avec Antoine Volodine

Entretien avec Antoine Volodine Luca Mignola et Antonio Russo De Vivo Antonio Russo De Vivo : Comment définiriez-vous le concept de “dystopie”, et pourquoi vouloir en écrire une aujourd’hui? Croyez-vous cela utile à notre société? Antoine Volodine : Pour répondre à votre question, je dois aller chercher dans le dictionnaire l’article « dystopie ». Personnellement, je ne me suis jamais fixé pour objectif d’écrire des dystopies ou de réfléchir au problème, et surtout s’il s’agit d’ajouter à la notion ma propre définition….

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letteratura e altri buchi

La faccia stessa del mistero: Piglia, Kafka e Lynch

Storia visibile e storia segreta In Tesi sul racconto, lo scrittore argentino Ricardo Piglia utilizza  un appunto di Checov Un uomo, a Montecarlo, va al Casinò, vince un milione, torna a casa, si suicida. per portare alla luce un dualismo fondamentale alla base del racconto moderno. Dice Piglia: L’aneddoto [di Checov] tende a svincolare la storia del gioco da quella del suicidio. […] Prima tesi: un racconto narra sempre due storie […] Una narrazione visibile nasconde una storia segreta […]…

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letteratura e altri buchi

Ira Levin e l’orrore fuori del cerchio

Nei suoi aforismi di Zurau, Franz Kafka ci suggerisce «due compiti per iniziare la vita: restringere il tuo cerchio sempre più e controllare continuamente se tu stesso non ti trovi nascosto da qualche parte al di fuori del tuo cerchio»; e, sempre nello stesso volume, un altro aforisma recita: «nella lotta fra te e il mondo vedi di secondare il mondo». Ira Levin è uno scrittore che parla di un mondo che è mendace e infido e la cui intima…

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Lupus in Crapula

Cave Canem: evasione dall’invenzione?

Lo strazio di essere un uomo giudicante. Perché per gli antichi greci o latini citare un autore non era un problema di coscienza, prima, di moneta, dopo, e soprattutto non toglieva originalità (al massimo l’accresceva) di un’opera? Perché non è stato un problema per opere moderne come lo Zarathustra di Nietzsche, lo Zibaldone di Leopardi, i Cantos di Poud? Forse che la coscienza che spingeva questi scrittori era quella della creazione anche (e non solo) per confronto diretto, scontro o…

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