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Luca Mignola

Crapula Edizioni

La luce

«Che cos’è?», chiese Eva a Adamo, nascondendo la mano sinistra dietro la schiena. «Una tentazione, anche se siamo assolutamente soli?», rispose Adamo. «Anche ora che né serpenti né voci ci verranno a giudicare?» «Sì!», rispose Eva. «Lasciami pensare, allora», le disse Adamo. Eva annuì, e intanto lo guardava, voltando la testa a scatti, per tornare sempre a puntare lo sguardo di fronte a sé, dove il giardino era rischiarato dal crepuscolo. Così venne la notte nuova. Adamo ancora assorto nei…

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Cave Canem: scrittori di attualità

Scrittori che parlano di attualità. (1) Attualità è per loro ciò che accade hic et nunc (IDEALISMO – POLITICA DI MATRICE HEGELIANA – MARX E LE DESTRE – COMUNISMO vs FASCISMI). Ma se chiedi loro che cos’è l’attualità, ecco che ti cacciano fuori la parolina magica: l’universale. Eppure mi sembra (santo santo santo santo è Ser Maclavello) che l’attuale sia concernente solo il momento – his quod carpendum est – mentre l’universale valga per sempre, sia unità di misura, piuttosto…

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Esercizio su Roberto Arlt – Un viaggio terribile

Pare che per approcciarsi all’opera di Roberto Arlt non ci sia scritto migliore di Un viaggio terribile “racconto d’avventura, cronaca di viaggio, parodia […] un perfetto compendio di tutte le ossessioni ricorrenti nell’opera di Arlt, trattate però in modo inedito, mediante un uso sapiente e pienamente maturo dei mezzi narrativi”, così Raul Schenardi curatore e traduttore del racconto per  la collana Gli eccentrici (Edizioni Arcoiris, 2014), nella postfazione apparsa anche sul blog di SUR. Come già detto, questo però vuole…

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True detective 2: discussione seriale

Arbiter: Una considerazione proemiale sulla primissima scena – il campo dove si capirà che sono stati scaricati i rifiuti di Vinci, e che tornerà più avanti nella serie, come uno dei capi di accusa su cui si fonderanno le indagini. Differentemente dal proemio della prima serie (il confronto è comunque opportuno, la serialità stessa che lo richiede), che apriva invece in media res, in questo caso pare invece essere un momento poetico, quasi lirico – tutte quei fiocchi rossi al…

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Crapula Edizioni

Un medico di città

Non sono un uomo che parla molto. Perché? Forse, così mi dicevo, è perché sono sempre molto stanco, specialmente da qualche giorno, non capisco, è come se mi mancasse la forza di alzarmi dal letto. Mia moglie, però, lei prevede tutto si può dire, mi ha parlato di un medico che sta in città. Questo medico, ha detto mia moglie, appartiene a quella parte del genere umano che ha letto più di quanto la sua intelligenza potesse in fondo comprendere….

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Lupus in Crapula

Venerdì della metonimia

Qual è l’ultima ossessione di CrapulaClub? Nessuno se n’è accorto? È più di un anno, da quando Alfredo Zucchi ha completato la sua fatica (e fática opera) prima, che presentiamo (cioè, sentiamo prima col naso) metonimia dovunque. E ci alleniamo. Poi metteteci che today it’s Friday, dudes, giorno della cazzimma, ma anche della metonimia. Ecco dunque due esempi: Interpolazione a Charles Baudelaire, Corrispondenze La Letteratura è un tempio dove incerte parole* Mormorano pilastri che sono vivi […] (Interpolazione che rompe…

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Cave Canem: evasione dall’invenzione?

Lo strazio di essere un uomo giudicante. Perché per gli antichi greci o latini citare un autore non era un problema di coscienza, prima, di moneta, dopo, e soprattutto non toglieva originalità (al massimo l’accresceva) di un’opera? Perché non è stato un problema per opere moderne come lo Zarathustra di Nietzsche, lo Zibaldone di Leopardi, i Cantos di Poud? Forse che la coscienza che spingeva questi scrittori era quella della creazione anche (e non solo) per confronto diretto, scontro o…

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Sul limite che suggerisce Parmenide

Me ne stavo a pensare le cose intorno alla natura, leggevo Talete, Anassimandro, quando Luigi Laino, il doctor, come lo chiamiamo da queste parti, che in un altro luogo stava pensando anche lui cose sulla natura, mi ha inviato una e-mail. Il messaggio conteneva un frammento di Parmenide che parla, neanche a dirlo, proprio della natura delle cose – dell’uomo anche come parte di questo tutto naturale. Ah, le corrispondenze! Non si può immaginare la gioia, perché di questo si…

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Talete e Anassimandro

Talete:   10 [A1] Alceo, fr. 448 E Alceo cantava Talete nelle odi quando anche Lesbo conobbe una celebrazione solenne. 10 [B 1] Diogene Laerzio, 1, 22-40 Talete, dunque, come dicono Erodoto, Duride e Democrito, ebbe come padre Examyes e come madre Cleobulina, della famiglia dei Telidi, che sono fenici, e i più nobili tra i discendenti di Cadmo e Agenore. […] E per primo fu chiamato saggio ad Atene sotto l’arcontato di Damasia. […] E fu iscritto tra i…

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Il crogiolo

C’eravamo solo io e Arturo. La dispersione, il risparmio di fiato e la fame. La notte. C’è sempre la notte, anche quando non c’è, uno se la inventa e dice “c’è la notte”. Arturo era uno che inventava, io volevo essere Arturo ma ero un altro, e stavo con lui per essere lui, non come lui, perché Arturo non accettava paragoni. (La discendenza – sarebbe questo il metro della similitudine, che si assottiglia nella metafora?) C’eravamo solo Arturo e io,…

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