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letteratura e altri buchi

Un certo tipo di abbandono

Utopia comunitaria. Un lungo travaglio ha preceduto – ai posteri si demanda la realizzazione di ogni teleologia, agli aruspici e agli oracoli la profezia, ai lettori politici la manipolazione plastica dei fatti – una presa di coscienza improvvisa come un colpo di scena, un sollievo o una guarigione insperata: ci sono tensioni irriducibili; c’è un solo modo per accogliere questa irriducibilità: un certo tipo di abbandono. Un certo tipo di abbandono: le idee sono più importanti degli individui che le…

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Lupus in Crapula

Il limite della parola davanti all’immagine

«Ebbene, eccolo!» disse loro il vecchio, scarmigliato, il volto acceso da un’eccitazione sovrannaturale, gli occhi sfavillanti e affannato come un giovane ebbro d’amore. «Ah! – gridò – Non vi aspettavate tanta perfezione! Siete di fronte ad una donna e cercate un quadro. C’è tanta profondità in questa tela, è così vera la sua atmosfera che non potete più distinguerla da quella che ci circonda. Dov’è l’arte? Perduta, scomparsa! Ecco le forme autentiche d’una giovinetta: non ne ho forse completamente fermato…

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La passeggiata. Robert Walser
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Un certo tipo di abbandono
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Interviste

La letteratura italiana è ancora viva. Intervista a Michele Vaccari

Michele Vaccari è editor e scrittore. Una cosa che ho notato è che Vaccari, rispetto ai più e anche rispetto a me, ha una visione positiva dell’attuale panorama letterario italiano. Non che io pensi ci sia il vuoto totale, anzi; penso, semplicemente, vi sia un abbassamento della qualità e della quantità rispetto alla nostra tradizione, che vi siano meno eccellenze rispetto a qualche decennio fa. Molti pensano che non ci sia quasi nulla di interessante. Qualcuno pensa addirittura che il…

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Interviste

Intervista sul romanzo “Parigi è un desiderio” di Andrea Inglese

Giuseppe Girimonti Greco: Mi sembra che tu sia approdato alla forma-romanzo in modo molto prudente, con ponderazione, direi… e che tu lo abbia fatto dopo una serie di esperienze di scrittura che hanno – per così dire – lambito e corteggiato in vari modi la forma-romanzo stessa (e il sistema dei generi che la forma-romanzo sovverte, nella contemporaneità). Penso in particolare alla dimensione squisitamente narrativa di molta tua poesia, ma anche al tono narrativo di alcuni tuoi interventi critici e…

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Il giorno della nutria – Andrea Zandomeneghi
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Interviste

La scrittura è funzionale all’opera, non alla vita – Intervista a Massimiliano Parente

Alfredo Palomba: Mettiamo subito un po’ di carne al fuoco e partiamo con una doppia osservazione e una doppia domanda. Anzitutto è interessante la scelta, in Trilogia dell’inumano (La Nave di Teseo, 2017) di non seguire la linea cronologica dei tre romanzi usciti in precedenza e ripubblicati in questo colossale volume unico: nella Trilogia il primo romanzo incontrato dal lettore è Contronatura, che mi sembra esplori un ‘primo livello’ di autofiction: qui, il personaggio Massimiliano Parente è l’autore del romanzo…

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L’io cefalgico: “Il giorno della nutria”
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Il giorno della nutria – Andrea Zandomeneghi
7 Febbraio 2019
Internacional, Interviste

Onetti: Mi interessa solo inventare, scrivere

Juan Carlos Onetti: «Mi interessa solo inventare, scrivere». Conversazione con Carlos Dámaso Martínez. L’intervista è stata pubblicata in El arte de la conversación. Diálogo con escritores latinoamericanos, di Carlos Dámaso Martínez, Alción Editora, 2007. Ringraziamo l’autore per averci concesso di tradurla e pubblicarla su CrapulaClub. Traduzione di Ylenia d’Alessio. Revisione di Alfredo Zucchi e Luca Mignola. *** «Ho il sonno cambiato», mi dice in due casi Juan Carlos Onetti, al telefono, prima che io possa vederlo nel suo studio madrileno. In…

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Cambio di funzione
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letteratura e altri buchi

Godbody

Questa è la risposta! La risposta non è ricevere e conservare, ma ricevere e dare. La risposta non è salvare e preservare, ma crescere e cambiare. Godbody racconta una di quelle storie che, per quanto risapute e riferite milioni di volte, non perdono mai in freschezza e ribadiscono ogni volta la loro necessità: volano talmente alto e scavano tanto nel profondo da raggiungere una statura intima e mitica. Come l’Ospite del Teorema pasoliniano, o il Quinto Evangelio nascosto e allo…

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letteratura e altri buchi

Tom Ford: come trarre film dai libri senza che nessuno dica è meglio il libro

Dunque George è arrivato. Non è neppure un po’ nervoso. Come scende dalla macchina, avverte un ritorno d’energia, d’impazienza che la rappresentazione cominci. (Un uomo solo, p. 31) La sera in cui Susan Morrow si mette a leggere il manoscritto di Edward, un timore la colpisce come un proiettile. All’inizio si manifesta come un momento di intensa concentrazione che scompare troppo in fretta perché sia possibile registrarlo nella memoria, lasciandosi dietro il residuo di un terrore imprecisato. Un senso di…

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Artico nero e Neghentopia di Meschiari: dall’antropofiction alla fiction
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Interviste

Intervista a Antoine Volodine

Nell’ultimo numero della nostra rivista online Ô Metis, Luca Mignola e Antonio Russo De Vivo hanno intervistato lo scrittore di lingua francese Antoine Volodine. L’intervista è stata tradotta da Giuseppe Girimonti Greco. *** Antonio Russo De Vivo: Come definirebbe il concetto di “distopia”? E perché scrivere una distopia oggi? Può essere utile per la società contemporanea? Antoine Volodine : Per rispondere alla sua domanda ho dovuto consultare il dizionario alla voce «distopia». Personalmente, non ho mai ho mai inteso scrivere dei testi…

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Romanzo e utopia: intervista a Ricardo Piglia

L’intervista di Carlos Dámaso Martínez a Ricardo Piglia, realizzata il 15 Settembre 1985, è stata pubblicata in El arte de la conversación: Dialogo con Escritores Latinoamericanos (Alción, 2007) di Dámaso Martínez e in Crítica y Ficción (Anagrama, 2006) di Piglia, ed è tuttora inedita in Italia. Ringraziamo gli autori per averci autorizzato e tradurre e pubblicare il testo su CrapulaClub. La traduzione è di Alfredo Zucchi. Carlos Dámaso Martínez: Hai studiato storia all’Universidad Nacional de La Plata. Qual è il…

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