Apparato di sabotaggio: la versione Gomez

Ubi Id, futurum Gomez S. FREUD, De fato ECATEO IL MILESIO, “Gli squali del Nilo”, Geografia Io sono l’equivoco fatto...

Parodia, esasperazione e degradazione: Alberto Laiseca, lettore di Borges

Selezione degli estratti dall’originale e traduzione a cura di Federica Arnoldi e Alfredo Zucchi. * Una questione di gerundi...

Saer, Aira, Laiseca: tre momenti della letteratura argentina

Selezione dall’originale e traduzione a cura di Loris Tassi. * L’eredità di Saer È molto difficile imitare il respiro...

La finzione Laiseca

Traduzione a cura di Maria Cristina Cavassa. In Laiseca 2017, 121-131 (postfazione a È il tuo turno); per gentile...

L'assurdo universo di Alberto Laiseca

In Laiseca 2013. A Edizioni Arcoiris si devono: Laiseca 2016 e Laiseca 2017 b. * E per quindici giorni...
Lupus in Crapula
Apparato di sabotaggio: la versione Gomez
Internacional
Parodia, esasperazione e degradazione: Alberto Laiseca, lettore di Borges
Internacional
Saer, Aira, Laiseca: tre momenti della letteratura argentina
Internacional
La finzione Laiseca
letteratura e altri buchi
L'assurdo universo di Alberto Laiseca
Internacional

F. Kafka – Lettere a Milena, p38

[Praga, 18 settembre 1920] Milena[1], tu non puoi capire con precisione di cosa si tratti o di cosa si sia in parte trattato, io stesso non lo capisco, tremo per l’impeto, mi torturo fino alla follia, ma cosa sia e cosa voglia sulla distanza non lo so. Soltanto cosa voglia da vicino: silenzio, buio, il rintanarsi, questo so e questo devo perseguire, non posso fare diversamente. È una sfuriata e passerà, in parte è già passata, ma le forze che…

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La finzione Laiseca
29 Novembre 2019
letteratura e altri buchi

René Avilés Fabila. Mostri, gabbie e labirinti

Il cibo del vampiro. Era ormai passata la mezzanotte, l’ora dei fantasmi, degli spiriti e delle anime in pena. Il vampiro trascinava lugubre la sua oscura silhouette lungo le strade tra i caseggiati. Si muoveva come fosse ebro, ma in realtà era debole, e la testa gli pesava enormemente: non riusciva a trasformarsi in pipistrello, e così ad andarsene via volando. E quando gli capitava di incontrare qualcuno, durante la notte, prendeva subito a ispezionarlo con gli occhi che gli…

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19 Aprile 2019
Crapula Edizioni

Il sifone perdeva da cinque giorni

Marcelli è uscito dalla cella frigorifera intorno alle 6.00 del mattino seguente, orario di apertura, ha sentito i primi rumori della giornata lavorativa, lo spostamento di scatoloni, i segnali sonori delle friggitrici messe in funzione, esce e sente un odore fortissimo di frittura esausta e bruciata, e all’HFS c’è solo Hanan, sorridente di prima mattina con la sua bocca ampia e morbida e calda, e i pochi impiegati del primo turno. Dà un occhio attorno per trovare Julie, ma non…

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Seduta spiritica con il Vivo

«È fama che dopo aver cantato la guerra di Troia, Omero cantasse la guerra delle rane e dei topi. Fu come un dio che avesse creato il cosmo e poi il caos [1]». «E allora?», chiede il Conte, e tanta sfrontatezza dinanzi al Cieco è meno un vezzo di gioventù che di nobiltà. “Si può essere giusti, se non si è umani [2]”, pensa il ragazzo, allargando il colletto stretto della camicia, “ma questo cieco, ripiegato com’è sul bastone, così…

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Alienati nell’analogia
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7 Marzo 2019
Crapula Edizioni

L’imitazion del vero di Ezio Sinigaglia – incipit

Viveva un tempo nella città di Lopezia un artefice di grandissimo ingegno, donde la fama oltre le mura della città ed i confini medesimi del Principato volava tanto, che nei più remoti angoli della Cristianità l’eco se ne coglieva. E benché questo si fosse in effetto il mestier suo, grave ingiuria gli si farebbe chiamandolo col nome di falegname; poiché si era bensì col legno che le sue mani costruivano, ma tali e così fatti prodigi da quelle mani uscivano,…

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4 Gennaio 2018
Interviste

Intervista a Ezio Sinigaglia

Giuseppe Girimonti Greco Il tuo romanzo d’esordio, Il pantarèi, che sarà riproposto dall’editore pugliese TerraRossa nei primi mesi del 2019, è stato pubblicato nel 1985, ed è rimasto la tua sola opera edita fino al 2016, quando è uscito Eclissi per Nutrimenti. Le poche informazioni che si possono trovare online su quel libro (singolare sin dal titolo) lo presentano sostanzialmente come un “meta-romanzo”, e più precisamente come un meta-romanzo che racconta la storia del romanzo del Novecento. È una definizione…

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La letteratura italiana è ancora viva. Intervista a Michele Vaccari
24 Marzo 2018
Crapula Edizioni

Caro Gesù. Storia della mia cattiveria

Vol. 1. Del mio autismo malcelato. Mi sono abbandonata all’autismo. Prima cercavo di nasconderlo, mi affannavo a non essere troppo destabilizzante per il prossimo, camuffavo il mio malcontento per la vita con una generosa e fasulla allegria. Soprattutto il meno che si potesse dire è che non fossi adorabilmente gentile e zuccherosa. E ora niente più. Ho lasciato che la diga crollasse. Un tempo mi piaceva blandirli tutti, fargli credere che li amassi e fare in modo che loro mi…

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Manualetto pratico a uso dello scrittore ignorante

La cosa più ragionevole è che tu scriva essenzialmente a casa o sul luogo di lavoro, chiuso nel carapace, nella chiocciola, nella conchiglia. Tanto non avrai nessuna intenzione di scrivere del mondo esterno; il tuo argomento, almeno agli inizi, sarà te stesso. Perché in fondo si tratta solo di questo: trovare il tempo per essere solo con te stesso e in quel tempo provare a ragionare su di te. Il Manualetto pratico a uso dello scrittore ignorante è un delizioso,…

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F. Kafka – Lettere a Milena, p37

[Praga, 10 settembre 1920] Venerdì Il tuo telegramma[1] è appena arrivato, hai assolutamente ragione, ho reso la cosa disperatamente stupida e rude ma non c’era un’altra possibilità, perché viviamo di equivoci, con le nostre risposte priviamo le nostre domande di ogni valore. Dobbiamo smettere di scriverci e lasciare il futuro al futuro. Dato che non posso scrivere a Vlasta[2] ma solo telefonarle, potrò dirglielo soltanto domani mattina.   [1] Tradotto da F. Kafka, Briefe an Milena, erweiterte und neu geordnete…

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Dagli archivi di una stazione di polizia dell’impero austro-ungarico

Un fatto davvero davvero orribile è occorso in mattinata nella nostra placida cittadina, e a me, sottoscritto Maresciallo Meier Friedrich, di stanza presso i locali uffici di polizia, tocca l’amaro compito di verbalizzarne lo svolgimento senza omettere anche il più barbaro dettaglio, quando invece dal mio tenero animo di padre di famiglia e di individuo dotato di pietà umana sarei consigliato di tacere e dimenticare il misfatto quanto più rapidamente possibile. Ma ora, per andare senza più tentennamenti alla cruda…

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