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Filologicon Crapula

Giovenale, Satira VII

La speranza e l’interesse per lo studio sono riposti in Cesare soltanto: lui solo di fatto, in questa tempesta, alle tristi Camene ha rivolto lo sguardo, da quando oramai celebri e famosi poeti hanno tentato di appaltare o un bagno a Gabi o un forno a Roma, e altri non reputano turpe né infamante diventare banditori, dopo che disertate le valli d’Aganippe Clio è migrata nei portici del mercato, soffrendo la fame. D’altronde, se all’ombra delle Pieridi per te (poeta)…

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Il Contatore

Disclaimer: questo articolo non è scritto da Alfredo Zucchi (AZ), impegnato nella venerazione obliqua del baccalà; l’autore non è Antonio Russo De Vivo (ARDV), disperso nel dark-web; non è vergato da Andrea Zandomeneghi (ZA), il quale è impegnato nella lettura propedeutica di Giovanni Duns Scoto; né scrive Luca Mignola (LM), il suo ghost-writer si è licenziato. *** Chiamatemi il Contatore. Vivo esclusivamente del calcolo percentuale delle visite, dei clic, delle statistiche sulla permanenza dell’utente sulla pagina che sta visitando o…

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: storia e finzione

La lettura potrebbe essere ritenuta al pari della scrittura un’arte (il dibattito sul fatto che la scrittura sia un’arte o meno è da sempre acceso, io preferisco ad oggi schierarmi ancora con gli «artisti»). Roberto Bolaño ha più volte sostenuto, in diverse interviste, che egli aveva sempre preferito leggere a scrivere, pensare a scrivere; scrivere allo scopo di procurarsi da mangiare (in breve no all’art pour l’art) – e insomma Bolaño era un hijo de puta della letteratura, non sono…

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: Archiloco, trimetri giambici

Considerato alla luce della tradizione, per la quale forse occorrerebbe la lettera maiuscola e un tratteggio mostruoso, Archiloco di Paro appare come un inventore, un mantis, un elegiaco (quando ancora l’elegia non era passata sotto il giogo della passione amorosa) – e un ubriaco[1]. Archiloco: tra i primi a prendere le distanze dall’esametro, il più scostante dei poeti lirici, creatore del trimetro giambico – così come almeno un millennio e mezzo dopo Jacopo da Lentini (o il Notaro) sarà considerato…

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Filologicon Crapula, Lupus in Crapula

Bagattelle per un massacro. Céline

“Per molto tempo ho cercato di spiegarmi perché Bagatelles pour un massacre fosse l’unico libro veramente infernale prodotto dalla letteratura francese dopo Choderlos de Laclos.” [Ugo Leonzio, Dolore e corruzione, in Bagatelle per un massacro, p. 7] “Il mondo è pieno di gente che si dice raffinata e che poi non è, ve l’assicuro, raffinata neanche tanto così. Io, servitor vostro, credo davvero di esserlo, un raffinato! Sputato! Autenticamente raffinato! Fino a poco tempo fa, facevo fatica ad ammetterlo… Resistevo……

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: Il vaticinio di Giulia

Per la rubrica Filologicon Crapula, traduco per voi un passo dalla Farsaglia di Lucio Anneo Lucano. Il passo in questione è emblematico per un aspetto fondamentale che rimanda alla tradizione virgiliana e augustea: qui viene ribaltato l’episodio della visione del fantasma di Creusa, moglie di Enea, che vaticina il suo grande futuro (nonché quello della famiglia di Augusto, ossia la famiglia Giulia, ossia la discendenza cesariana). Pompeo fugge dall’Italia in preda al panico per l’avanzata di Cesare, suo genero di…

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Filologicon Crapula

Satyricon: sverginamento di Pannichide

Dicendo queste cose, Psiche ridente si avvicinò alle sue orecchie e avendole sussurrato qualcosa che non capisco, «Sì, sì» disse Quartilla «mi hai suggerito bene. Dal momento che è una bellissima occasione, perché non sverginiamo la nostra Pannichide?» e subito viene fatta entrare una ragazzina abbastanza carina e che sembrava di non avere più di sette anni, la stessa che poco prima era venuta nella nostra stanza insieme a Quartilla. Così mentre tutti applaudivano e desideravano che si compissero le…

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Filologicon Crapula

Pazzia di Clitemnestra

Eschilo, Agamennone, “pazzia di Clitemnestra” vv 1372-1398 Clitemnestra: Di tutte le cose che ho detto prima per opportunità, non mi vergognerò di dire il contrario. Infatti chi trama odio per i nemici, che sembrano essere amici, in che modo potrebbe tendere le reti della sciagura, culmine più alto di ogni salto? Per me questa sfida della contesa antica meditata a lungo è giunta, sebbene col tempo: io sto qui, dove ho colpito, vicino a ciò che ho compiuto. Così ho…

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Crapula Edizioni, Filologicon Crapula

Sono Eco

Sono Eco[1], vivo delle tue parole remote Sei una musica vaga, che non mi abbandona sono ciò che non potrai scrivere mai perché intrappolato, rifiutato, negato da te stesso.   Sono Arianna[2], perché so già che lascerai le mie rive. Ippolito, sento che fuggirai da me seguito dai tuoi cavalli possenti come Fedra avveleno d’amore malsano questo mio stupido cuore. Vengo a cercarti nell’ombra della foresta, ma non c’è nessuna bestia ad aspettarmi non troverai nessun velo di sangue. Solo…

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Filologicon Crapula

Filologicon Crapula: O God, i want your sex.

Ecco un passo – nel senso fisiologico del temine – di Nietzsche dai suoi frammenti postumi. Da un punto di vista editoriale, mi dico, tutta l’opera di Nietzsche dovrebbe essere definita postuma, ammesso che le definizioni (filologicamente) siano ancora auspicabili. (180) 10 [51] I grandi erotici dell’ideale, i santi della sensualità trasfigurata e incompresa, quei tipici apostoli dell’«amore» (come Gesù di Nazareth, San Francesco d’Assisi, San Francesco di Paola): in loro l’equivalente istinto sessuale si svia per così dire per…

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