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Crapula Edizioni

Santuario

La testa di leone ruota su sé stessa. Gli scricchiolii del calcare. Il gorgoglio d’acqua salata che sale dagli interstizi del marmo. Mi muovo verso di lei, ogni passo è lunare. Un silenzio nero come un tappeto mi spinge verso il basso, la mia forza è annichilita. Faccio il breve tragitto in non meno di cinque minuti. Arrivato davanti alla statua, ne apprezzo l’inaspettata levigatezza, i dettagli, le rifiniture intatte. La testa di leone torna a girare; una piccola corrente…

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La patente

A trent’anni decido di prendere la patente. È tardi, lo so. La responsabile dell’iscrizione scruta il mio documento con aria sospetta, poi, stupita o schifata o entrambe le cose, me lo restituisce. “Ah, ma lei è già maggiorenne!” Probabilmente dovrei ridere, ma non mi fa ridere per niente. Pago e me ne vado. Le lezioni di teoria sono divise in quattordici incontri secondo un sistema troppo complesso da capire, per cui ogni terzo giorno del mese viene ripetuto un argomento,…

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Emme come Marta
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Sana come un pesce
2 Gennaio 2019
Crapula Edizioni

Manifesto per una lega dei cuori gentili

Oggi pensavo a una Lega Nord Internazionale. Una lega dei cuori gentili, insomma, volta a scovare il Nord ideologico di ogni nazione. Il cuore del leghista è gentile come quello del grande ideologo, Claudio Gentile, e non ha nulla a che vedere con i gentili intesi nel senso degli ebrei: perché l’ebreo, come tutti ben sanno, rappresenta il sud del pensiero moderno. Queste tre righe sono di per sé sufficienti a costituire il nostro manifesto. A questa lega iscriverei i…

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Elia

[Racconto di Barbara Berlendis* e Domenico Caringella, pubblicato su CrapulaClub in occasione dell’anniversario di Moby Dick (edito da Richard Bentley a Londra il 18 ottobre 1851) di Herman Melville.] Colonna sonora: The ocean – Tom Waits  * «Ecco, io invierò il profeta Elia prima che giunga il giorno grande e terribile del Signore» (Malachia, 4,5) “Shan’t see ye again very soon, I guess; unless it’s before the Grand Jury” (Moby Dick, chap. XXI) Vedete. Se volete, vedete. Sono la faccia…

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Cicala
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Crapula Edizioni

L’apprendista

Mi sono fermato alla Qabbalah. È stato l’ultimo libro che ho letto. Mi è bastato. L’edizione che a un tempo aveva soddisfatto e esaurito la mia sete di conoscenza attraverso la parola stampata, era impressa su una carta grezza di terza scelta, tenuta insieme da una rilegatura avventurosa e da una copertina con l’immagine di un golem senza sguardo e l’ombra del rabbi Loew rozzamente riprodotte. Ma le interpolazioni, le postille e i commenti a margine vergati con scritture diverse…

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Crapula Edizioni

Le effimere

La bellezza uccide, la bellezza è l’assassino. Gregory Corso 12.00 Alle dodici dell’ultima domenica di marzo la città si riversa sul lungomare per festeggiare l’ingresso della primavera. Passeggiatori saltellano scoprendosi le spalle, soffiandosi sul petto. I camerieri invitano a sedersi all’ombra, nei ristoranti già pieni. I fiori, riversi sui bordi dei vasi, annunciano l’estate in anticipo. «Che bello, a mamma, guarda! Che bello, guarda, guarda… sì, sì, sì, oplà!» Alice regge il neonato sul braccio destro, gli indica le barche,…

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Crapula Edizioni

L’invaso

Erano passati più di vent’anni da quando il lago era stato svuotato per l’ultima volta e il sindaco Mogavero, l’artefice dell’impresa, si era addentrato con troppa passione negli incartamenti per presentarsi adesso alla stampa senza quel tono tremante della voce e gli occhi bassi sulla dichiarazione che pretendeva di leggere pur conoscendola a memoria, parola per parola, tanto ne aveva sudato la stesura: «…è quindi ormai ufficiale, e lasciate che tenga questo “ormai” come un amico fedele, come un testimone…

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Orari lunghi

Mi trovo adesso in una situazione mi si aiuti a dire pressoché indescrivibile: il mio lavoro è di fatto finito da un’ora e mezzo,e in questa ora e mezzo ho colto l’occasione al balzo per leggere qualche pagina di un vecchio libro di fantascienza tradotto in un italiano pessimo, l’italiano che credo viva oggi nella gran parte dei testi popolari a grande diffusione, come quelli del Dan Brown e del F. Volo. Un testo leggero e potenzialmente brillante, schiacciato però…

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Kohlhaas. Partitura a voce alta

Kohlhaas, entrando nella sala, afferrò per il petto un certo Hans von Tronka che gli veniva incontro e lo scaraventò in un angolo della sala, così da fargli schizzare le cervella sul muro. (Heinrich von Kleist) Guglielmo Galasso omm’ onesto e probo, a cinquant’anni arrivato tutto in ghingheri come un signorotto di provincia con tanto di “don” e cordiale riverenza, inchino, manca solo il baciamano, è uno che s’è fatto da solo come si suole dire: don Guglielmo Galasso già…

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Lavoro del tubo

Universal Uniform Co. occupava un vecchio hangar in mezzo a una distesa rovente di Inglewood, un ghetto nero di Los Angeles. Il posto divorava manodopera a buon mercato. Il magazzino conteneva un’infinità di scaffali carichi di bare di cartone piene di tute da operai, uniformi scolastiche, divise militari e da poliziotto, vestiti per lavoratori ospedalieri, divise per bande, completi di flanella a bassa manutenzione per esecutivi aziendali di basso rango e politici comunisti. Treni merci rombavano dietro il retrobottega. Arrivavano…

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