Apparato di sabotaggio: la versione Gomez

Ubi Id, futurum Gomez S. FREUD, De fato ECATEO IL MILESIO, “Gli squali del Nilo”, Geografia Io sono l’equivoco fatto...

Parodia, esasperazione e degradazione: Alberto Laiseca, lettore di Borges

Selezione degli estratti dall’originale e traduzione a cura di Federica Arnoldi e Alfredo Zucchi. * Una questione di gerundi...

Saer, Aira, Laiseca: tre momenti della letteratura argentina

Selezione dall’originale e traduzione a cura di Loris Tassi. * L’eredità di Saer È molto difficile imitare il respiro...

La finzione Laiseca

Traduzione a cura di Maria Cristina Cavassa. In Laiseca 2017, 121-131 (postfazione a È il tuo turno); per gentile...

L'assurdo universo di Alberto Laiseca

In Laiseca 2013. A Edizioni Arcoiris si devono: Laiseca 2016 e Laiseca 2017 b. * E per quindici giorni...
Lupus in Crapula
Apparato di sabotaggio: la versione Gomez
Internacional
Parodia, esasperazione e degradazione: Alberto Laiseca, lettore di Borges
Internacional
Saer, Aira, Laiseca: tre momenti della letteratura argentina
Internacional
La finzione Laiseca
letteratura e altri buchi
L'assurdo universo di Alberto Laiseca
letteratura e altri buchi

Incipit tragoedia, quando?

Premessa Ciò che accade a Dale Cooper è già accaduto a Odisseo: la sparizione e il ritorno, due facce della stessa testa. Lynch, però, fa sì che le due facce non possano vedersi, incontrarsi e dialogare, poiché sospende la trama. L’epicità del ritorno (“don’t die” gli ripete Mike, The One-Armed Man) si riflette nello specchio della tragicità del ritorno (“is it future or is it past?”, sempre Mike, il traghettatore). Bisogna dunque ragionare, rispetto all’approccio epico, riguardo al disvelamento tragico…

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I comunicanti

I. C’era quello che non parlava a nessuno metà steso a terra e schiena al divano. Non era noto ai più come chi non deve niente a nessuno, niente in senso quasi assoluto. Teneva chino il capo per controllare il bisturi stretto a mano destra guantata ferma. Incideva appena sotto il torace. La testa non presentava oscillazioni ed era già un sintomo. Dalla carne recisa non gorgogliava sangue ed era un altro sintomo. Deposto il bisturi, tolto il guanto di…

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Lupus in Crapula

La passeggiata. Robert Walser

Robert Walser è morto. D’altra parte chi può dire dove e quando sia vissuto? Robert Walser è nato a Bienne il 15 aprile 1878 ed è morto a Herisau, il 25 dicembre 1956, il giorno di Natale. Robert Walser è morto e della sua morte sono rimaste tracce nella neve: i suoi passi e il suo corpo, steso, con il cappello a nemmeno un metro da lui. L’hanno ritrovato così, il corpo di Robert Walser, disteso nella neve dopo una…

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La minaccia dell’anfibio

Via del Corso il ventitré dicembre è fredda e popolatissima: temperatura media otto gradi, dal punto in cui si spalanca sul Vittoriano a Piazza del Popolo nell’ordine delle diecimila persone. Si immagini un alligatore scivolare fuori (0.1) dalla fogna di un vicolo, all’altezza della chiesa di San Marcello, e insinuarsi (0.2) tra la calca, la quale (0.2.1) non realizza subito: un campo di normalità che è la somma delle singole normalità dei presenti assorbe il particolare inverosimile come per azione…

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A colloquio con il morto

Emerge dal buco della stazione di Jacques Bonsergent. La fronte gli scotta, tossisce, tira su col naso. Sta male. Lo sa, l’ha sentito già appena sveglio: sta male. Non è un dolore specifico, ma una spossatezza generale che rallenta il corpo. Solleva il cappuccio del giaccone a coprirsi il capo: si atteggia a moderno druido, mago oscuro, ma di certo somiglia più a un mendicante cencioso o a uno spacciatore disperato. Percorre qualche centinaio di metri tra i piccoli palazzi…

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Variazione sul tema del ritorno

Sulla città dormiente s’incendiavano le stelle nel buio del cosmo, dove l’uomo vide l’ordine e lo mescolò in un sogno. Il suo fiato nebulizzato dal freddo, nella strada vuota della città, mentre il rumore dei passi si alternava al silenzio dell’inverno. Nella notte limpida come un mare in bonaccia l’uomo aveva gettato l’àncora e si era abbandonato all’attesa. Il pensiero era l’àncora – poiché di cosa può avvalersi quest’uomo se non del pensiero per non perdersi o per perdersi? La…

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letteratura e altri buchi

Il giorno della nutria – Andrea Zandomeneghi

Presentiamo un estratto esclusivo dal primo romanzo di Andrea Zandomeneghi – nelle fila di CrapulaClub dal 2016 al 2018 –  “Il giorno della nutria” (Tunué, 2019) *** La sega non andò a buon fine per sopravvenuta svogliatezza e per l’inconcludenza delle mie fantasie masturbatorie: non riuscivo a direzionarle in modo accettabile verso le situazioni prescelte, continuavano a essere distratte e scarnificate da un opprimente senso d’angoscia e di colpa che saliva, sempre meno latente. Ormai quasi sfacciato. Odio la locuzione…

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Masquerade

1. Quando pensa a Walt Disney, di solito Remo se lo immagina dall’alto, nella sua cabina pressurizzata, a sorridere a sua moglie Lilly mentre col dito indicava Lake Buenavista, una palude dove allora non c’era niente. Se lo immagina così, Walt: ben vestito, profumato di dopobarba, mentre decideva che i tempi fossero maturi, e l’umanità svezzata; mentre decideva che l’eden, il posto più felice della terra, non avrebbe mai più dovuto attendere una particolare contingenza politica, o un’etica rinsecchita, per…

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†Interpolazione†

Le idee più preziose vengono trovate per ultime; ma le idee più preziose sono i metodi. (F.W. Nietzsche, L’anticristo) Il diritto e il rovescio di una moneta, †agli occhi del caso†, sono la stessa cosa. (J.L. Borges, Storia del guerriero e della prigioniera)   Interpolazione. In filologia: intervento del copista nel testo originale che produce un’alterazione, volontaria o meno, sostanziale o cosmetica, del medesimo. Il termine si riferisce principalmente ai processi di trasmissione di testi precedenti all’apparizione della tecnologia della stampa: trascrizione…

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La tragedia dello sguardo immaturo

Postfazione a Pornografia (Witold Gombrowicz, Il Saggiatore, 2018) a cura di Francesco M. Cataluccio. Ringraziamo l’editore per averci concesso di riprodurre il testo.   Pornografia è il libro più scandaloso che sia mai stato scritto in polacco. Konstanty (Kot) Jeleński   Witold Gombrowicz si autodefiniva un «immaturo innamorato della propria immaturità». Con il romanzo Ferdydurke (1937), fu il primo in Europa a segnalare che il carattere distintivo della Modernità non era la crescita o il progresso umano, ma, al contrario,…

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